(Foto Comunità di Sant’Egidio)

Il Giubileo dei migranti, che culminerà domenica prossima con la messa celebrata da Papa Leone a San Pietro, è cominciato per la Comunità di Sant’Egidio con l’arrivo ieri mattina a Fiumicino di 44 profughi dall’Etiopia con i corridoi umanitari, realizzati, da questo Paese, insieme alla Cei in accordo con i ministeri dell’Interno e degli Esteri. “Un segnale di speranza perché – alla vigilia del 3 ottobre, giorno in cui si ricorda la tragedia di Lampedusa – sono state salvate e accolte persone provenienti in gran parte dal Sudan, dove una terribile guerra civile ha provocato in due anni e mezzo 12 milioni di sfollati interni e oltre 4 milioni di persone costrette a ripararsi nei paesi vicini come l’Etiopia”, sottolinea la Comunità di Sant’Egidio.
I rifugiati, tra cui anche 17 somali che hanno subito violenze da parte delle milizie islamiste, sono stati accolti con canti di festa e abbracci, particolarmente commossi quelli con alcuni parenti già residenti in Italia che finalmente si sono ricongiunti con i loro cari.
Da Fiumicino i profughi partiranno nelle prossime ore per le destinazioni individuate dalla Comunità, attraverso famiglie, parrocchie e associazioni, in diverse regioni italiane: Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Lazio Campania, Basilicata e Sicilia. È la rete di accoglienza ormai sperimentata dei corridoi umanitari che favoriscono l’integrazione con l’apprendimento della lingua italiana e l’avviamento al lavoro, per gli adulti, e l’inserimento nel circuito scolastico per i minori. Il programma, del tutto autofinanziato, che hanno fatto giungere in Europa oltre 8.600 rifugiati, si sostiene grazie alla generosità della società civile.

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