
“Quando più persone lavorano insieme ad un progetto comune accadono dei miracoli”. Così padre Joseph Farrell, priore generale dell’Ordine Agostiniano, ha sintetizzato uno dei messaggi principali che emergono dal film di Alejandro Monteverde sulla vita e l’eredità di Santa Francesca Saverio Cabrini, patrona degli immigrati, proiettato oggi in Filmoteca Vaticana. L’evento ha segnato il lancio ufficiale del Mother Cabrini Institute on Immigration della Villanova University, alla vigilia della conferenza Refugees & Migrants in Our Common Home promossa dal citato Istituto e in programma da domani fino al 3 ottobre a Roma, presso il Pontificium Institutum Patristicum Augustinianum, in preparazione al Giubileo dei migranti e del mondo missionario, che si svolgerà il 4 e 5 ottobre. “A nome degli Agostiniani di tutto il mondo, siamo davvero entusiasti e onorati che il nuovo Cabrini Institute della Villanova University stia portando avanti la grande opera di evangelizzazione aiutando coloro che sono più nel bisogno, in particolare immigrati e migranti”, ha detto Farrell: “Sappiamo che nessuno di noi può farlo da solo, e l’Istituto sarà in grado di riunire le persone per lavorare insieme a una causa comune: contribuire a migliorare la nostra società e rendere il mondo un posto migliore”. “Onorare l’eredità di Madre Cabrini e, allo stesso tempo, guidare risposte innovative alle urgenti realtà migratorie”, l’obiettivo del nuovo Istituto, la cui opera di azione si struttura in quattro pilastri: . “Sarà una casa per la collaborazione e l’innovazione, un luogo in cui università e comunità potranno lavorare insieme per immaginare soluzioni che ancora non esistono e poi renderle realtà”, ha dichiarato la fondatrice e direttrice accademica, Michele Pistone, che è anche presidente di Refugees & Migrants in Our Common Home. Ispirato ai valori agostiniani di Veritas, Unitas e Caritas, e in linea con il piano strategico dell’Università “Rooted. Restless”, l’Istituto porta avanti l’opera fondativa della Cabrini University e del suo Center on Immigration.
(Foto Villanova University)
Il film. “Una donna coraggiosa, capace di andare oltre le norme dell’epoca, andando incontro alle esigenze della società del suo tempo rimanendo però sempre un membro della Chiesa”, il ritratto di padre Farrell: “Madre Cabrini credeva nello Spirito Santo, e sapeva che ogni volta che vai incontro al fratello per accoglierlo, trovi Cristo”. “Lo sguardo di una madre che protegge i suoi figli è un atteggiamento da recuperare anche oggi, in un mondo che soffre per le guerre, le violenze, le ingiustizie”, ha affermato Farrell interpellato dal Sir sull’importanza che un nuovo Istituto per le migrazioni venga intitolato ad una donna. Ed è una donna anche la fondatrice e direttrice accademica del Mother Cabrini Institute on Immigration della Villanova University, Michele Pistone, che con un abbraccio corredato da un grande sorriso sembra non poter contenere la sua gioia e il suo entusiasmo per la missione che gli è affidata.
“Una missionaria di speranza, una visionaria capace di immaginare soluzioni che non esistevano e di aiutare a realizzarle”,
il ritratto che Michele tratteggia di Madre Cabrini, definendola una fonte di ispirazione di grande attualità:
“Oggi la definiremmo un’imprenditrice sociale”,
ci spiega: “E’ stata una visionaria che ha creato istituzioni dove prima non esisteva niente. Oltre che nel contesto della Chiesa, è stato fortissimo il suo impatto nella società, non solo negli Usa ma in altri Paesi, nel campo dell’assistenza ai migranti ma anche in quello dell’educazione e dell’assistenza sanitaria”. Qual è il messaggio più importante da cogliere per l’oggi? Michele non ha esitazioni: “Saper vedere i migranti e i rifugiati non solo in termini di numeri purtroppo in continua crescita, ma innanzitutto come esseri umani. Madre Cabrini ha saputo vedere l’umanità nei migranti e ha lottato per far riconoscere e mantenere la loro dignità”.
L’incontro internazionale. La presentazione del film di oggi è il primo atto di una “tre giorni” all’insegna delle migrazioni. Da domani, infatti, in preparazione al Giubileo per i Migranti oltre 200 partecipanti provenienti da più di 40 Paesi si riuniranno presso l’Istituto Patristico Augustinianum fino al 3 ottobre, per collaborare trasversalmente e redigere i primi Piani d’Azione a livello globale per la risposta accademica alla migrazione e agli sfollamenti. L’incontro, dal titolo ”Refugees & Migrants in Our Common Home”, è il primo appuntamento globale in presenza di un’iniziativa triennale che riunisce università, Ong e partner comunitari per affrontare le sfide urgenti legate alla migrazione e agli sfollamenti forzati. Insieme, i partecipanti all’iniziativa – che il 2 ottobre saranno ricevuti da Papa Leone XIV – progetteranno diversi Piani d’Azione universitari, fondati su istruzione, ricerca, advocacy e servizio con migranti e rifugiati, “per rafforzare risposte accademiche coordinate, compassionevoli.




0 commenti