Di Alessandra Andreucci

MONTALTO DELLE MARCHE – Domenica 28 settembre, presso la parrocchia di San Pietro Apostolo in Valdaso di Montalto delle Marche, si è svolta la Festa dell’Anziano, un appuntamento tradizionale molto sentito da tutta la comunità.

In mattinata, gli anziani e i malati che non potevano essere presenti al momento di festa pomeridiano hanno ricevuto la visita di alcuni collaboratori parrocchiali, che hanno portato loro una gustosa colazione preparata con molta cura.

Nel pomeriggio, alle ore 18:00, sono stati recitati il S. Rosario e la Coroncina della Divina Misericordia; poi, alle 18:30, è stata celebrata l’Eucaristia dal vescovo Gianpiero Palmieri, concelebrata da don Lorenzo Bruni e da don Edmondo Massari.

All’inizio della S. Messa, un membro del Consiglio Pastorale Parrocchiale ha portato il saluto al vescovo a nome della parrocchia, ringraziandolo per la sua presenza alla festa dedicata agli anziani, radici di ogni comunità. Il vescovo ha risposto che è bello che una comunità dedichi una festa agli anziani, si riunisca, preghi per loro e celebri un sacramento (l’Unzione degli infermi), invocando lo Spirito Santo per sostenerli. Ha poi aggiunto che, in questa Celebrazione Eucaristica, la preghiera era rivolta anche a chi soffre per una malattia.

Nell’omelia, il vescovo ha spiegato la parabola del Vangelo appena proclamato: “C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe”.

Attraverso questo brano, Gesù vuole liberare il ricco dall’egoismo, parlando con lui tutti i giorni tramite il povero Lazzaro. Nella quotidianità, questo personaggio può essere chiunque si incontri e chieda di essere riconosciuto, superando l’indifferenza. Il ricco viveva del suo egoismo e Gesù, per guarirlo, gli aveva dato il povero Lazzaro, ma l’uomo benestante non lo considerava.

Il vescovo ha quindi invitato i fedeli a pregare quotidianamente leggendo il Vangelo, perché Gesù parla attraverso il brano che viene proclamato in tutte le S. Messe di quel giorno.

Prima di proseguire con l’amministrazione del sacramento dell’Unzione degli Infermi, il vescovo ha concluso affermando che in questa festa la comunità si stringe attorno agli anziani e ai malati, invocando lo Spirito Santo e chiedendo per loro al Signore la forza dello Spirito, come descritto nel capitolo 5 della Lettera di San Giacomo: “Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà e se ha commesso peccati, gli saranno perdonati”.

Al termine della Celebrazione Eucaristica, il parroco don Lorenzo Bruni ha ringraziato tutti coloro che si sono adoperati per l’organizzazione.

La festa è poi proseguita sotto il tendone allestito dalla Pro Loco Lago ’93 – APS.

I presenti si sono divertiti partecipando a due giochi popolari: la Ruota della Fortuna e l’indovinare il peso, cercando di avvicinarsi il più possibile a quello del Cesto della Cuccagna, che poggiava su una tavola, anch’essa da considerare nel peso complessivo di 38,905 kg.

Il momento comunitario è stato arricchito dal panino con la porchetta e da tanti buoni dolci preparati dai parrocchiani.

La festa è stata una bella occasione di condivisione, alla quale hanno partecipato anche diverse persone delle comunità vicine e il Sindaco di Montalto delle Marche, Daniel Matricardi.

 

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