“Proprio nei giorni di riapertura delle scuole alcuni gruppi Telegram stanno condividendo le immagini di un centinaio e più di giovanissime studentesse italiane fotografate nelle loro classi e ‘denudate’ dall’intelligenza artificiale (deepnude) a beneficio di pedo-utenti. La denuncia è dell’associazione Meter di don Ferdinando Di Noto, da oltre un ventennio impegnata nella lotta contro la pedopornografia”. Lo afferma l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia), Marina Terragni, associandosi all’allarme di Meter che ieri ha segnalato alla polizia postale gli utenti di due gruppi Telegram.
“È urgente individuare i responsabili e i frequentatori di questi gruppi pedofili che a quanto pare, e nonostante il clamore suscitato dallo scandalo dei siti recentemente chiusi, non smettono di sentirsi impunibili e si limitano a spostarsi da una piattaforma all’altra”, aggiunge Terragni, sottolineando che queste iniziative sono a maggior ragione ripugnanti quando coinvolgono minori.
Conclude l’Autorità garante: “Invitiamo le ragazze e i ragazzi e anche i genitori di bambine e bambini a non condividere sui social network immagini che a loro insaputa possono essere pornografizzate e messe a disposizione di un pubblico turpe. E ci auguriamo che le autorità competenti possano arrivare rapidamente a perseguire i colpevoli. La pedopornografizzazione dei minori non è un reato ‘minore’”.

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