“Soffriamo insieme ai nostri fratelli e sorelle che sperimentano la guerra”: ha affermato Pilar Shannon Perez Brown, rappresentante della Chiesa cattolica romana del Consiglio Giovani del Mediterraneo, all’interno del quale è parte del gruppo “Civil Engagement and Social Action” durante la plenaria del Consiglio dei Giovani del Mediterraneo in corso a Fiesole (Firenze) fino al 7 settembre, una settimana di incontri e momenti di dialogo e confronto che vede riuniti i delegati designati dalle Conferenze episcopali e dai Patriarcati.

“La volontà di costruire un Mediterraneo di pace è ciò che muove il Consiglio. Non siamo politici con il potere di porre fine alle guerre, ma possiamo appellarci a Dio, chiedendogli di restare al fianco di coloro che soffrono”. Tra le azioni menzionate da Perez Shannon, anche la promozione del dialogo interreligioso, scambi interculturali e l’utilizzo dei social media per diffondere testimonianze di pace.

“Penso che il Consiglio diventerà sempre più influente, pianterà molti semi” attraverso numerose azioni e progetti tutti volti a dimostrare come il Mediterraneo possa essere un luogo di “ponti e dialogo”. Giunti al quarto giorno di assemblea, i giovani del Consiglio si muoveranno oggi verso Roma, dove incontreranno il Papa nella giornata di giovedì 5 settembre, un momento molto atteso che rappresenta il culmine del percorso.

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