(Foto ANSA/SIR)

Nella notte tra il 27 e il 28 agosto, la Russia ha nuovamente compiuto attacchi su Kyiv, Zaporizhia e altre città ucraine.

A seguito di attacchi missilistici e con droni, civili sono stati uccisi e feriti, compresi bambini; edifici residenziali e infrastrutture civili, tra cui un asilo, sono stati distrutti e danneggiati, centinaia di persone hanno perso la casa e migliaia di ucraini hanno vissuto l’orrore degli attacchi notturni. È il Consiglio panucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose a fare il punto sugli attacchi russi di questa notte su tutto il Paese e nel condannarli fermamente ribadisce: “Il regime dittatoriale russo ha dimostrato ancora una volta la sua natura anti umana e le sue politiche criminali e genocide”.
“Condanniamo fermamente – si legge in una Dichiarazione pubblicata oggi da tutte le Chiese – gli attacchi terroristici della Federazione Russa contro città e villaggi ucraini, che confermano la sua natura di Stato terrorista. Qualsiasi sostegno attualmente dimostrato alla Federazione Russa equivale a sostenere assassini e ladri, il che comporta un’evidente responsabilità morale. Il denaro guadagnato dagli affari con la Federazione Russa è ora macchiato del sangue di persone innocenti assassinate”.
“Esprimiamo le nostre condoglianze – scrivono le Chiese – alle famiglie dei defunti e preghiamo per coloro che hanno sofferto per mano dei terroristi russi”.

Il Consiglio panucraino esprime infine la sua gratitudine a tutte le personalità religiose, ai credenti di diverse fedi e alle persone di buona volontà “per il loro sostegno al popolo ucraino, per le preghiere per la fine dell’aggressione militare russa e per l’avvento di una pace giusta e duratura per l’Ucraina e l’Europa”.

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