Sono entrati gli obblighi previsti dalla legge dell’Unione europea sull’intelligenza artificiale per i fornitori di modelli di Ia generativa di uso generale (gpai). “Ciò garantirà maggiore trasparenza, sicurezza e responsabilità”, spiega una nota della Commissione perché “queste norme si tradurranno in informazioni più chiare sulle modalità di addestramento dei modelli di Ia, una migliore applicazione delle tutele del diritto d’autore e uno sviluppo più responsabile dell’Ia”. A disposizione dei fornitori ci sono linee guida (che offrono indicazioni a partire dalla definizione dei modelli) e un modulo predisposto per le informazioni da rendere disponibili. “Il Codice di condotta gpai, elaborato da esperti indipendenti, è uno strumento volontario per i fornitori” che, adeguandosi al Codice, potranno beneficiare di una riduzione degli oneri e di una maggiore certezza del diritto. Tutti i fornitori, però dovranno rispettare gli obblighi di trasparenza e di copyright quando immettono modelli sul mercato (la conformità andrà garantita entro il 2027 per i modelli già sul mercati). Obblighi aggiuntivi varranno per i fornitori dei modelli più avanzati o di maggiore impatto che presentano rischi sistemici

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *