ASCOLI PICENO – “Sant’Emidio ha fatto proprio un bel regalo alla comunità cristiana e alla città intera: per la sua festa, infatti, tutta l’aula del Duomo sarà riaperta! Sarà quindi possibile occupare tutta la parte destinata all’assemblea, che comprende sia la navata centrale sia le due navate laterali. È proprio un bel modo di festeggiare il nostro Santo Patrono!”.

È con queste parole piene di gioia che il parroco don Luigi Nardi annuncia la riapertura al culto, con una capienza quasi a regime, della Cattedrale Santa Maria Madre di Dio e Sant’Emidio in Ascoli Piceno, che avverrà Sabato 26 Luglio 2025. Anche se il parroco precisa che “non si tratta propriamente di una riapertura, dal momento che la nostra chiesa non è mai stata chiusa, bensì è stata aperta al culto con una capienza ridotta. Questo purtroppo ci ha costretto ad utilizzare il Duomo solo nei giorni feriali, quando il numero dei fedeli è stato più contenuto ed abbiamo potuto quindi celebrare l’Eucarestia nella cappella del Santissimo Sacramento. Nei giorni festivi e per le Celebrazioni solenni, quando cioè il numero dei fedeli è stato maggiore, ci siamo spostati nella chiesa del Carmine”.

I lavori eseguiti e quelli ancora da compiere

“Grazie ai fondi destinati alla ricostruzione post-sisma 2016 – spiega il parroco del Duomo –, sono stati eseguiti sia lavori strutturali per mettere in sicurezza il soffitto, quindi la copertura delle navate, sia lavori di consolidamento e restauro della volta per far tornare a splendere i bellissimi affreschi di Mariani. Oltre a questo, a spese della parrocchia, è stato fatto restaurare anche il portone ligneo principale della facciata, quello che costituisce l’ingresso centrale del Duomo”.

“Vorrei sottolineare comunque – prosegue don Nardi – che, nonostante le restrizioni di capienza, l’edificio è sempre stato aperto ai turisti, i quali hanno potuto visitare ed ammirare i tesori preziosi che il Duomo custodisce“.
Tra questi ricordiamo: la cappella del Santissimo Sacramento, che come pala dell’altare ospita il celebre Polittico di Sant’Emidio, opera dell’artista Carlo Crivelli; la cappella della Madonna delle Grazie, con il suo antico e prezioso tabernacolo a forma di tempietto rinascimentale che è considerato una delle prime realizzazioni dopo il Concilio di Trento che prescriveva l’uso del tabernacolo per la conservazione dell’Eucaristia; la cappella del Crocifisso, che custodisce l’omonima scultura risalente alla prima metà del XV secolo, di scuola marchigiana; la cripta, che ospita la tomba di Sant’Emidio e il gruppo marmoreo raffigurante Sant’Emidio che battezza Polisia, opera di Lazzaro Giosafatti.

Ora – aggiunge il parroco don Nardi – finalmente sia i fedeli sia i turisti potranno tornare ad ammirare anche le splendide volte affrescate del nostro Duomo e potranno farlo a partire da Sabato 26, quando riprenderanno i tradizionali pellegrinaggi delle parrocchie presso la tomba di Sant’Emidio ed inizierà la novena per la festa del Santo Patrono”.

Restano tuttavia ancora da eseguire alcuni altri lavori importanti. Il presbiterio, ad esempio, cioè lo spazio della chiesa riservato al clero officiante, che contiene l’altare, è ancora chiuso. “In particolare – conclude don Nardi –, l’abside presenta ancora impalcature e reti che ne celano la bellezza, ma che sono necessarie per la messa in sicurezza. Andranno inoltre effettuati anche lavori di restauro alle decorazioni presenti in alcuni punti delle pareti laterali che purtroppo non sono rientrati nelle spese finanziate con l’intervento ottenuto per i danni causati dal sisma. Sarà infine necessario mettere mano all’impianto elettrico ed installare un nuovo sistema di illuminazione. Se tutto va bene, la chiusura definitiva del cantiere potrebbe arrivare a fine anno, per le festività natalizie”.

Con la riapertura al culto dei fedeli anche nei giorni di festa, il Duomo torna ad essere il cuore pulsante della vita religiosa di Ascoli Piceno, offrendo uno spazio per la preghiera, la celebrazione dei Sacramenti e la partecipazione alla Messa e restituendo alla comunità un luogo antico, ricco di arte e di spiritualità.

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