GROTTAMMARE – Nell’ambito delle celebrazioni per il Quinto Centenario della nascita del nostro illustre conterraneo Felice Peretti/Papa Sisto Quinto (1521-2021), Capri Otti (Luciano Capriotti), scultore romano di solide radici picene, espone nella Chiesa di San Pio Quinto a Grottammare, dal 30 luglio al 31 agosto, una rassegna di sculture (terrecotte, bronzetti, tecniche miste) ispirati al grande pontefice ed alla epopea sistina. Le 16 sculture esposte rappresentano una metafora della parabola esistenziale e spirituale del papa tosto o visionario, in bilico tra una interpretazione surreale ed ironica, ed una più esistenziale e tormentata.

Capri Otti scava nella forma quasi alla ricerca della verità di sangue in essa celata. Il dramma dell’esistenza è una costante della sua ricerca a cui giunge sottraendo, scarnificando, riducendo all’essenza. Cade il concetto di bella forma a fronte dell’intensità drammatica che l’artista persegue, affidandosi talvolta a suggestioni informali pur caricandole di senso.

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