Di Mario Pennisi
FOLIGNANO – Durante il periodo natalizio, numerose chiese della nostra diocesi hanno ospitato concerti di bande, cori e orchestre, offrendo alla comunità momenti di grande suggestione in onore del Santo Natale. Brani prettamente natalizi hanno fatto da cornice a esibizioni accomunate da un unico filo conduttore: l’amore per la musica.
La musica, come tutte le forme d’arte, avvicina l’uomo al Bello e al Sacro. È capace di elevare lo spirito e, come raffigurato in numerosi dipinti, di donare gioia e letizia persino al Bambino Gesù nella notte di Natale. In questo periodo, in particolare, le chiese diventano veri e propri teatri della cultura, ospitando concerti e mostre soprattutto nei piccoli centri della nostra provincia, spesso sprovvisti di teatri, auditorium o sale comunali adeguate. Così, la Chiesa Madre del paese si trasforma in uno spazio di aggregazione e inclusione: un luogo sacro che, all’occorrenza, svolge anche un importante ruolo sociale e culturale.
Un esempio significativo si è avuto nel pomeriggio del 27 dicembre presso la chiesa di Santa Lucia a Folignano, dove si è svolto il concerto della Foliband, diretta dal maestro Alberto Albanesi. Alternando canti natalizi, brani jazz e celebri colonne sonore, il maestro ha guidato il pubblico in un affascinante viaggio musicale attraverso oltre tre secoli di storia: da Bach a Giuseppe Verdi, fino ad arrivare ai giorni nostri, con composizioni di autori provenienti da ogni parte del mondo.
Gradita la presenza della consigliera comunale Laura Addis, da sempre attenta e vicina agli eventi culturali che animano il territorio di Folignano.
Nel corso dei vari concerti è stato più volte ribadito il valore educativo delle bande musicali, ciascuna delle quali dispone di una propria scuola di musica, con maestri qualificati che insegnano gratuitamente a chiunque desideri avvicinarsi a uno strumento. Non esistono limiti di età: dai 5 ai 90 anni, chiunque può iscriversi e imparare a suonare strumenti appartenenti alle famiglie delle ance, degli ottoni e delle percussioni.
La musica, un po’ come la fede, contribuisce a rendere più bella la nostra esistenza. È un’arte che parla ai cuori e si fa ambasciatrice universale di pace.
