ASCOLI PICENO – Grande festa ieri, Domenica 21 Dicembre 2025, ad Ascoli Piceno, dove, durante la Messa della ore 11:00, presieduta dal vescovo Gianpiero Palmieri, la comunità San Giacomo della Marca ha accolto il giovane don Luca Censori, nuovo parroco in solido con don Carlo Lupi, che sarà parroco moderatore.
Contestualmente i fedeli hanno salutato don Freddy Michael Okamba, giovane prete di origini congolesi, che, dopo tre anni di permanenza nella comunità ascolana, andrà ad affiancare don Mauro Servidei nell’Unità Pastorale di Colli del Tronto-Castorano.
L’accoglienza
A dare il benvenuto al nuovo parroco è stata un’assemblea molto numerosa, composta da persone di tutte le età: bambini, ragazzi, giovani, adulti ed anziani. Tra loro anche molti rappresentanti delle associazioni ecclesiali locali, in particolare il Gruppo Scout della parrocchia. Presenti inoltre anche alcuni fedeli della parrocchia di provenienza di don Luca Censori, oltre che amici e parenti del presbitero.
Le parole del vescovo Gianpiero
Durante l’omelia, mons. Palmieri ha spiegato come sia giunto a questa nomina: “Ho pensato che in questo quartiere ci sono tanti ragazzi e tante associazioni e ho riflettuto sul fatto che quindi avesse bisogno di un prete che si curasse in modo particolare di loro. Un prete che avesse l’entusiasmo e la determinazione di don Luca. E ho pensato ad una forma giuridica che è un po’ una scommessa: no parroco e viceparroco, bensì parroci in solido. Questo significa che le decisioni andranno prese insieme, avendo il coraggio del confronto. Don Carlo sarà il parroco moderatore, ovvero il responsabile legale, ma le decisioni saranno prese insieme. Questa è la logica del cammino sinodale. Questa è la Chiesa in movimento. Una Chiesa in cammino. Una Chiesa che cerca di vivere il proprio tempo, affrontando le scommesse che esso presenta. Perché il suo compito non è autopreservarsi, difendersi o garantire il club dei cristiani, bensì generare Cristo nel mondo, diffondere la sua Parola nel mondo. Oggi c’è bisogno di tanta speranza, perché molta gente si sente in esilio e fa fatica ad abitare. Invece, quando ci entra nel cuore, il Vangelo ci fa respirare e ci permette di vivere questo tempo con il coraggio di abitarlo, continuando la nostra testimonianza ed avendo cura della pace, della concordia, della riconciliazione, della giustizia e del bene comune”.
Ha infine concluso il vescovo Gianpiero: “Carissima comunità di San Giacomo della Marca, buon cammino con i vostri sacerdoti, con la loro diversità che è una ricchezza, con la loro particolare passione, il loro amore a vostro servizio! Grazie a Dio, nella nostra Chiesa locale il Signore non ci fa mai mancare presbiteri giovani, adulti ed anziani che sono a servizio della comunità. Così come i diaconi. Camminiamo, allora, collaboriamo, non ci sediamo sugli allori, bensì preghiamo sempre per le vocazioni al servizio gli uni degli altri e della Chiesa!”.
Le parole di don Carlo
Il parroco don Carlo Lupi, che ormai rappresenta un punto di riferimento saldo per la comunità di San Giacomo e che continuerà a servirla con amore e dedizione, ha affermato: “Un anno fa, il 22 Dicembre, la nostra comunità era in festa per la riapertura della chiesa dopo i lavori di ristrutturazione. In questo anno, nella stessa data, di nuovo ci siamo riuniti qui numerosi per un altro evento speciale! Accogliamo don Luca che sostituisce don Freddy, il quale ci lascia dopo tre anni per andare in un’altra parrocchia. Circa 7 anni fa, quando il vescovo D’Ercole mi chiese di accogliere don Luca in parrocchia, mentre era seminarista, non mi fu possibile a causa dei lavori post sisma, ma c’era già un disegno di Dio per Luca qui a San Giacomo. Il cambio di sacerdoti in una comunità parrocchiale chiede un salto nella fede, nel rispetto della volontà di Dio espressa dal vescovo che ha il compito del discernimento. Questo cambio poi avviene in prossimità del Natale, una ricorrenza in cui siamo chiamati ad una nuova nascita di Gesù tra noi. È con questo spirito che celebriamo questo evento”.
La gratitudine della comunità al vescovo e ai tre presbiteri
Dopo i riti di Comunione e prima della benedizione finale, Mariano Pierantozzi, a nome del Consiglio Pastorale parrocchiale, ha ringraziato prima di tutto il vescovo Gianpiero per il tempo speso per la Chiesa del Piceno, sottolineando che “le scelte dei Pastori sono sempre dirette al bene”.
Poi ha ringraziato anche don Carlo “per il suo continuo sì, che è testimonianza di come un sacerdote può vivere la sua vocazione a servizio di comunità che sempre si rinnovano”.
A seguire Pierantozzi ha salutato don Freddy con queste parole: “Caro don Freddy, ti salutiamo con gratitudine per tutto quello che hai dato alla nostra comunità. Sei stata una presenza discreta e costante, un valido aiuto per don Carlo. Sempre partecipe e rispettoso, hai saputo essere un giovane sacerdote in mezzo ai giovani, condividendo il loro cammino come pastore e come amico. Lontano dalla tua famiglia, speriamo di essere stati per te una casa accogliente. Ammiriamo la tua dedizione allo studio e ti auguriamo ogni bene per il tuo percorso futuro. Grazie don Freddy. Ti portiamo nel cuore e nelle preghiere!”.
Le ultime parole sono state infine per il nuovo parroco don Luca: “Apriamo le porte del nostro cuore a te, don Luca, che entri a far parte della nostra famiglia parrocchiale. Sappiamo che anche tu sei un giovane sacerdote, abituato a stare con i giovani, a condividere il loro cammino e a parlare il loro linguaggio. Questo ci riempie di gioia e di speranza, perché vediamo in te la continuità di una presenza giovane, dinamica e vicina alle nuove generazioni. Ti accogliamo con calore e con fiducia, desiderosi di conoscerti e di camminare insieme. La nostra comunità è pronta ad aprirti le porte, non solo della chiesa, ma anche delle nostre case e dei nostri cuori. Speriamo che tu possa sentirti accolto. sostenuto e parte di questa grande famiglia. Benvenuto, don Luca! Che questo sia l’inizio di un cammino ricco di frutti spirituali e di gioia condivisa!”.
Il saluto di don Freddy alla comunità
A seguire, ha preso la parola don Freddy Michael Okamba, il quale ha espresso parole di gratitudine verso tutti: “Nella mia diocesi, il giorno dell’ordinazione sacerdotale, i genitori fanno un rito di donazione del figlio alla Chiesa. Il 28 Giugno del 2014, mia madre, donandomi alla Chiesa, benedisse le mie mani con la saliva e pronunciò queste parole: ‘Sii un buon figlio, sii un buon fratello, ovunque la Chiesa ti mandi!’. Queste parole mi hanno sempre accompagnato e voi avete sicuramente notato che spesso inizio le mie omelie con questa espressione: ‘Cari fratelli e sorelle’. Credo in questa verità di fede, secondo la quale la Chiesa è la grande famiglia dei figli di Dio.
In questa parrocchia ho trovato una famiglia e, in mezzo a voi, mi sono sempre sentito a casa. Grazie per avermi inserito non solo in questa grande famiglia dei figli di Dio, ma anche nei vostri cuori.
I miei pensieri vanno a lei, Eccellenza, che non ha esitato ad accogliermi nella sua nuova Diocesi quando gli ho fatto la mia richiesta. Grazie per la sua fiducia, la sua bontà, la sua generosità e soprattutto la sua disponibilità, nonostante i suoi molteplici impegni.
I miei pensieri poi vanno a don Carlo Lupi per l’accoglienza in questa parrocchia. In questi tre anni passati insieme ho imparato che il giovane cammina più veloce dell’anziano, ma l’anziano conosce la strada: ciò significa che la gioventù porta energia, ma l’esperienza degli anziani guida verso la saggezza ed evita gli errori. Questa è la mia esperienza pastorale presso di te. Dio continui a rendere fruttuoso il tuo ministero per la Sua più grande gloria e per la salvezza delle anime.
I miei pensieri vanno anche a don Carlo Tarli e al diacono Pietro Baiocchi, con cui ho condiviso bei momenti. Grazie mille per i vostri consigli e il vostro acuto senso di fratellanza.
Al mio caro fratello Luca, che ho conosciuto da qualche tempo alla Pontificia Università Lateranense, grazie anche per la fraternità. La tua nuova missione in questa parrocchia sia piena di speranza e nuove opportunità per continuare a diffondere il messaggio di pace e di fede.
A tutti voi, che siete venuti numerosi a questa Eucaristia, dico: pregate per me! Vi porterò sempre nel mio cuore, perché siete il mio primo amore. Ma per favore, siate sempre accoglienti come avete sempre saputo farlo. Grazie a tutti e a ciascuno. Dio vi benedica!”.
Il primo discorso di don Luca alla comunità
Ultimo a parlare è stato il nuovo parroco don Luca Censori, il quale ha detto: “Non molti mesi prima di questa nomina, il vescovo Gianpiero mi aveva confermato il mio servizio nella parrocchia di Santa Maria Goretti, prospettando un tempo lungo di permanenza, quindi la mia mente era proiettata a quel progetto. Mi ha quindi stupito molto il fatto che, da un momento all’altro, arrivasse una novità così grande! Ma l’ingresso in questa comunità proprio oggi è molto significativo. La Liturgia, infatti, attraverso la figura di Giuseppe, ci ricorda che i piani del nostro futuro sono materia divina. All’uomo spetta accogliere la realtà nella sua vita, come ha fatto Giuseppe con la sua sposa, che poi ha compreso e realizzato davvero le nozze con Maria. Chiedo la preghiera e la pazienza di tutti, affinché queste nozze qui, con la vita che mi è proposta oggi in questa comunità e che accolgo con grande piacere, avvengano davvero fino in fondo. Grazie per l’accoglienza!”.
La gioia dello stare insieme
Dopo la Messa, i fedeli, i preti e il vescovo si sono recati nella sala parrocchiale “San Giacomo della Marca” per consumare insieme il pranzo. Oltre ad essere un piacevole momento di convivialità, il pomeriggio è stato anche l’occasione per don Luca di conoscere alcuni nuovi parrocchiani e di condividere con loro una parola e un sorriso.



















