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FOTO La luce di san Nicolò illumina Acquaviva Picena, Vescovo Palmieri: “La fede si esprime nella carità”

ACQUAVIVA PICENA – Con la santa Messa delle ore 18, di venerdì 5 dicembre, celebrata nella chiesa parrocchiale e presieduta dal vescovo della Diocesi del Piceno, S.E.R. Mons. Gianpiero Palmieri, la comunità di Acquaviva Picena ha dato ufficialmente inizio ai festeggiamenti in onore del santo patrono. Alla celebrazione erano presenti anche il sindaco Sante Infriccioli con l’Amministrazione comunale, il comandante della stazione dei Carabinieri maresciallo Domenico Princigalli e i membri delle associazioni San Lorenzo e Cantori di sant’Antonio.

Nell’omelia, il vescovo Palmieri ha ricordato come la figura di san Nicola, insieme alla sua predicazione e alla sua generosità, sia all’origine dell’immagine moderna di Babbo Natale: dal santo vescovo di Mira ai Paesi nordici, da San Nicolaus a Santa Claus, fino al personaggio conosciuto oggi in tutto il mondo. «Non tutti sanno – ha sottolineato – che il simbolo di Babbo Natale nasce proprio dalla fede e dalla carità di san Nicola».

Il vescovo ha poi approfondito il messaggio della festa: «San Nicola è il santo martire che ha professato la fede in Gesù difendendola dall’eresia di Ario. Le letture di oggi parlano del legame inscindibile tra fede e carità. Il vescovo di Mira unì una profonda fede a una profonda carità: durante una grave carestia chiese all’Imperatore l’esenzione dalle tasse per il popolo e aiutò le giovani senza dote affinché non cadessero nella povertà estrema. Si preoccupava dei bisognosi con creatività e coraggio. La fede profonda si esprime nella carità: san Nicola ci insegna ad essere autentici discepoli di Cristo».

Mons. Palmieri ha infine aggiunto: «La fede è un fatto del cuore, ci fa comprendere che Dio esiste e ci dona la certezza che il Cristo Risorto è sempre con noi. La carità cristiana guarisce lo sguardo: risentimento, invidia, ostilità e gelosia sono forme di cecità; fede e carità, invece, ci permettono di vedere gli altri come li vede Dio». Al termine della celebrazione, il sindaco Infriccioli ha consegnato simbolicamente le chiavi del paese a san Nicolò.

Dopo la Messa, il vescovo ha benedetto i presenti e tutto il paese dalla piazza antistante la chiesa, dove è stato acceso il tradizionale falò. La serata è poi proseguita con l’animazione dei Cantori di sant’Antonio, che insieme all’Associazione San Lorenzo hanno offerto canti popolari e un momento conviviale con panini alla porchetta, fava lessa e vin brulè. Le offerte raccolte sono state donate alla Caritas parrocchiale, per condividere la festa anche con chi vive situazioni di difficoltà.

I festeggiamenti sono continuati all’interno della chiesa di San Nicolò, dove alle 21 si è tenuto il concerto del Sibyllaensemble: dodici voci femminili che hanno incantato il pubblico con un raffinato repertorio a cappella, spaziando dal sacro al profano. Un viaggio musicale intenso e suggestivo offerto dall’Amministrazione comunale.