
La Divina Liturgia ortodossa è la celebrazione eucaristica del rito bizantino-slavo, equivalente alla Messa nella tradizione cattolica. Rappresenta il momento più importante della vita religiosa ortodossa e si presenta come una celebrazione solenne, interamente cantata, pensata per introdurre i fedeli in un clima di profonda preghiera. Le sue origini risalgono all’antica Costantinopoli del V secolo, e la sua forma attuale è stata modellata da grandi santi come Giovanni Crisostomo e Basilio Magno. Oggi è celebrata non solo nella Chiesa ortodossa, ma anche nelle Chiese cattoliche orientali e nella Chiesa apostolica armena.
Uno degli elementi più caratteristici della Divina Liturgia è il canto: ogni preghiera, inno e litania è eseguito in forma melodica. Questo crea un’atmosfera raccolta e suggestiva, che aiuta i partecipanti a distaccarsi dalla quotidianità e a concentrarsi sul mistero celebrato. Anche per questo la celebrazione è piuttosto lunga – spesso superiore a un’ora e mezza – poiché ogni momento è pensato per essere vissuto senza fretta, come un percorso spirituale fatto di preghiera, silenzio e simboli.
La celebrazione si apre con un rito introduttivo che prepara spiritualmente la comunità. In questo momento si svolge il Piccolo Ingresso, una breve processione in cui il libro del Vangelo viene portato tra il popolo, a indicare che la Parola di Dio è al centro della vita della Chiesa. Segue la Liturgia della Parola, che comprende il canto dei tropari, il Trisagio – antico inno che proclama “Tre volte Santo” – e la lettura dell’Epistola e del Vangelo.
La seconda parte è la Liturgia Eucaristica, cuore dell’intera celebrazione. Dopo diverse preghiere e invocazioni, il pane e il vino vengono preparati e offerti. Attraverso la preghiera della comunità e del sacerdote, questi doni vengono consacrati e diventano il Corpo e il Sangue di Cristo. Il momento conclusivo è la Divina Comunione, quando i fedeli si accostano all’altare per ricevere l’Eucaristia, vivendo così l’unione più profonda con Cristo e con tutta la Chiesa.