Di Alessandro Palumbi
DIOCESI – Si è tenuta ieri, 18 novembre, presso la Curia vescovile di Ascoli Piceno una conferenza presieduta da Fernando Palestini e Giorgio Rocchi, rispettivamente vicedirettore della Caritas di San Benedetto del Tronto e direttore della Caritas di Ascoli Piceno, per la presentazione degli eventi che si terranno tra il 21 ed il 23 novembre. A prendere parte all’evento, telematicamente, c’era anche il Vescovo Palmieri.
Vescovi Palmieri: “Enciclica Dilexit te, si sottolinei la guarigione da indifferenza ed impotenza”
È proprio il Vescovo ad aprire la conferenza presentando quello che è il senso di questa giornata: indetta da Papa Francesco, che ha voluto rendere fissa, questo perché voleva dare importanza, attenzione specifica; l’intenzione del Papa era anche quella di “chiamare” ad occuparci del povero. Questa chiamata non riguarda solo la Chiesa, ma tutta la società che è invitata, appunto, a porgere l’occhio, a dare attenzione a quella parte di popolazione che vive delle vulnerabilità. Mons. Palmieri procede poi a spiegare perché il titolo del rapporto Caritas sia quello di “Fuori campo”, denominazione dovuta al fatto che il povero rimane escluso dal nostro campo visivo, sfugge al nostro sguardo. Questo può capitare o per una responsabilità nostra, perché tendiamo a non vedere, oppure per una autoesclusione dovuta, in primo luogo, ad un senso di vergogna. Ecco il perché di questa giornata: questa visione “fuori campo” dev’essere notata ed i poveri devono essere posti alla nostra attenzione.
Interessante poi il confronto portato avanti tra il precedente Papa, Francesco, e l’attuale, Leone XIV, entrambi vedevano nel problema della povertà la globalizzazione dell’indifferenza, per Francesco, e dell’impotenza per Leone. Punti di vista diversi che però trovano una sintesi nell’Enciclica Dilexit te: incominciata da Papa Franceso e conclusa da Leone, aveva come argomento fondante l’amore verso il povero, qui si invita a guarire dai mali dell’indifferenza e dell’impotenza.
Rocchi e Palestini: “Povertà, non solo quella economico-finanziaria”, “Persone oltre i numeri”
A prendere parola è il direttore della Caritas di Ascoli Piceno, Giorgio Rocchi, che racconta dell’esperienza del Giubileo e delle emozioni derivate dall’attraversamento della Porta Santa, immagini plastiche di una Chiesa che vuole mettere al centro i poveri.
Vengono proposti dei dati che prendono di riferimento le indagini ISTAT del 14 ottobre: cinque milioni e settecento mila persone che vivono in condizioni di assoluta povertà, due milioni e duecentomila famiglie che vivono in pesanti condizioni di povertà, un milione e trecentomila bambini che vivono in condizioni di fragilità e di povertà assoluta. Gli indicatori economici parlano di un aumento della povertà del 40% negli ultimi dieci anni. Non parliamo di sole difficoltà finanziarie, la povertà può assumere forme diverse, multidimensionali: abitativa, educativa, energetica e relazionale. Il rapporto di Caritas italiana, che verrà presentato venerdì 21 da Walter Nanni, mette a fuoco alcuni temi su cui riflettere; questa è l’ottica che ha incentivato il rapporto a mettere sul piatto questi dati: rimettere al centro quello che è invisibile o scarsamente considerato. Particolare attenzione è posta su temi come violenza di genere, gioco d’azzardo e povertà lavorativa. Tema che si è incontrato in entrambe le diocesi è il sovraindebitamento, questa tematica verrà affrontata questo venerdì da Walter Nanni, a lui si affiancherà Maurizio Fiasco, sociologo esperto della commissione nazionale antiusura. A tal proposito il focus dell’incontro di venerdì è proprio il sovraindebitamento, definito come una sfida comunitaria, questo perché c’è sia la volontà di ascoltare chi, normalmente, non lo è, ma anche il voler dare consapevolezza di un fenomeno serio e grave come il sovraindebitamento: la facilità di strumenti che portano all’indebitarsi è uno dei motivi che peggiora le condizioni di vita economica di persone e famiglie.
Ulteriore accenno che verrà fatto venerdì, allacciandosi al tema del sovraindebitamento, è quello del microcredito sociale, si tratta di uno strumento che Caritas Italiana ha realizzato su influenza della Chiesa italiana, proprio durante l’anno Giubilare in cui il tema della remissione del debito è particolarmente affrontato. Il microcredito serve a scoprire e rendere ordinario un nuovo volto della carità, ad aiutare le persone a ripartire, ad avere speranza, ad impegnare le comunità parrocchiale perché le garanzie sono di tipo ambientale e reputazionale.
Per quanto riguarda i giorni successivi, quindi 22 e 23 novembre, è in programma il ritorno dell’edizione Caritas a porte aperte (III anno), quest’anno c’è un particolare incoraggiamento sia da parte del Vescovo che dell’anno giubilare in corso. Lo scopo è quello di incoraggiare gli altri ad affiancarsi a servizio di volontariato per incontrare i bisogni delle persone. In questa occasione è possibile recarsi nei luoghi visibili, le cosiddette opere segno, realizzazioni che aiutano a mettere in pratica quanto si annuncia: accoglienza, il potersi vestire, il servizio diurno, l’ambulatorio dentistico solidale gratuito, il PAS (di cui fa parte la mensa Zarepta). Sabato 22, inoltre, farà il suo debutto il coro “canta che ti PAS”, esperienza di integrazione attraverso musica e canto in cui sono coinvolti i partecipanti dei centri di accoglienza.
Segue l’intervento del vicedirettore della Caritas di San Benedetto del Tronto, Fernando Palestini, che afferma come dietro ad ogni numero ci sono uomini, donne e bambini che portano dietro di loro storie di sofferenza e difficoltà e dovrebbe essere fondamentale ricordarci come tutti noi siamo poveri di qualcosa. Per questo la Caritas di San Benedetto ha pensato all’iniziativa “Scambi di bellezza”: viene chiesto ai commercianti di porre all’interno dei propri negozi il cartoncino “scambi di bellezza” all’interno del quale è possibile scansionare un QR Code per poter, una volta entrati nel sito, leggere storie di speranza, persone che hanno fatto un pezzo di strada nella Caritas e che adesso vivono perfettamente integrati nella società. Quando parliamo di povertà i numeri ci dicono l’aumentare delle difficoltà e delle sofferenze, per questo s’insiste sull’educazione alla finanza nelle famiglie. Nonostante ciò, questo progetto cerca di vedere il lato “bello” della medaglia: un modo per conoscere storie di integrazione. Il 12 dicembre presso il cineteatro S. Filippo Neri si terrà l’evento Scambi di bellezza, parole e musica con il poeta Davide Avolio, questo finalizzato a far conoscere l’altro aspetto dell’uomo, un modo per gettare le basi per una comunità più forte ed andare a ribaltare gli aspetti di indifferenza e di impotenza precedentemente citati dal Vescovo Palmieri.
