Il Sud Sudan sta attraversando una grave crisi umanitaria che l’Occidente rischia frequentemente di non considerare adeguatamente, poiché lontana dalle dinamiche europee e americane.
La situazione peggiora di giorno in giorno. L’Onu ha recentemente diffuso numeri allarmanti: considerando le statistiche dei primi mesi del 2025, oltre 300mila persone sono fuggite dal Sud Sudan, cifre destinate a triplicarsi. “Il Sud Sudan è teatro di una guerra sanguinosa ed un Paese instabile che ha bisogno del nostro sostegno a tutto tondo, perché non possiamo restare indifferenti di fronte a queste barbarie”, dichiara Agostino Sella, presidente dell’Associazione don Bosco 2000. “Non è solo una questione di numeri”, chiosa Sella. “Qui ci sono persone con la loro vita in gioco. La malnutrizione fa da padrone e rischia di mietere vittime. Donne, bambini e uomini sono costretti a lasciare tutto, a vivere una migrazione forzata a causa di inutili scontri armati. Questo è inaccettabile e richiede un impegno concreto della comunità internazionale e della solidarietà di tutti noi”.