
In questo contesto “l’Europa, non solo l’Unione europea, è invece la risorsa principale di cui ancora disponiamo. Proprio a partire dalle sue storie irrisolte, dai risultati parziali difficilmente acquisiti, proprio a partire dalla sua incompiutezza, l’Europa ha il sapere e la storia per rispondere su un piano etico, culturale, economico e politico alle sfide che il nuovo mondo comporta”. Poi ha osservato che l’Europa “manca di istituzioni comuni adeguate, perché manca del potere e della volontà conferibili delle singole nazioni che la compongono. Questa è la sfida politica, cui possono rispondere in primo luogo solo le nazioni”.