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Appello Papa contro antisemitismo: Noemi Di Segni (Ucei), “Colgono l’allarme che stiamo vivendo”

Noemi Di Segni a Ferrara (Foto Sir)

“Importanti le parole del Papa in questo anniversario, cogliendo l’allarme di quanto stiamo vivendo in Italia nelle piazze e negli atenei, e il suo autorevole l’appello a rimanere dentro al dialogo anche quando ci sono situazioni che mettono a dura prova quanto maturato in questi sei decenni”.

Così Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei) commenta al Sir le parole pronunciate da Papa Leone XIV nell’udienza generale di oggi dedicata al dialogo interreligioso e al 60° anniversario della Dichiarazione conciliare Nostra Aetate. Tra l’altro, il Papa ha detto: “Tutti i miei predecessori hanno condannato l’antisemitismo con parole chiare. E così anch’io confermo che la Chiesa non tollera l’antisemitismo e lo combatte, a motivo del Vangelo stesso”. “L’impegno a respingere con fermezza e la condanna dell’antisemitismo – ha aggiunto la presidente dell’Ucei – deve essere tradotta poi in concretezza nelle singole situazioni, raggiungere perifericamente chi predica e rappresenta la guida spirituale territoriale di riferimento, chi governa le istituzioni, chi scrive testi didattici e insegna ai nostri giovani e fanciulli”.
Papa Leone ha detto: “Più che mai, il nostro mondo ha bisogno della nostra unità, della nostra amicizia e della nostra collaborazione”. Cosa è urgente fare? Noemi Di Segni risponde rilanciando un impegno soprattutto culturale: “Comprendere – spiega – che la parola antisemitismo ha radici profonde nei secoli dell’Europa e si estende oggi al modo in cui viene rappresentato lo Stato di Israele. Comprendere che il lessico storico religioso ha significati puntuali che ancora bruciano, che per intendersi e convivere occorre comprendere il linguaggio altrui fino in fondo. Anche quello che arriva dal Medioriente”. Oggi Leone XIV ha esortato ad “agire insieme”. “Sì, certamente – afferma Di Segni – per evitare ogni abuso della propria religione, per non rappresentare in modo distorto quella altrui e per arginare quelle forme di strumentalizzazione del conflitto per finalità politiche che seminano e legittimano terrorismo”.
Nel 60° anniversario della Dichiarazione Nostra Aetate, l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, in collaborazione con la Conferenza episcopale italiana (Cei) e l’Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei), organizza a Roma a Palazzo Borromeo il prossimo 5 novembre, un evento di presentazione del volume “Sedici Schede per conoscere l’Ebraismo. Il lavoro congiunto di Cei e Ucei: una buona prassi italiana”. Le Schede sono il frutto di vari anni di lavoro comune e sono nate dall’esigenza di “assicurare alla scuola italiana – affermano i promotori dell’iniziativa – testi di qualità, promuovendo la conoscenza come vero antidoto ad ogni forma di antisemitismo”.