
“La pace si costruisce camminando insieme”. È il messaggio che ha attraversato l’edizione più partecipata di sempre della Marcia Perugia Assisi, che ha trasformato l’Umbria in un corteo per la pace.
Decine di migliaia di pellegrini, tra cui tante persone provenienti dalle diocesi del Piceno, hanno camminato dal capoluogo umbro alla Città Serafica per chiedere la fine di tutte le guerre. In apertura del corteo, un grande striscione giallo con la parola “Fraternità”, portato dai giovani “costruttori di pace”, ha richiamato l’enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco.
Lungo i 24 chilometri di percorso, bandiere della Palestina e di Israele, della Russia e dell’Ucraina si sono intrecciate nel segno della riconciliazione.
Nella piazza inferiore di San Francesco, un gesto simbolico ha unito bandiere “nemiche” per dire no all’odio.
Dal palco di Assisi, il vescovo Domenico Sorrentino ha letto il messaggio di Papa Leone XIV, che ha invitato i partecipanti a implorare “il dono della riconciliazione e della stabile concordia nelle parti del mondo segnate dai conflitti” e ha auspicato che l’iniziativa “sostenga l’impegno delle istituzioni internazionali in favore di soluzioni rispettose dei diritti di ciascuno”. Flavio Lotti, coordinatore della Marcia, ha ricordato l’edizione del 2001: “Allora eravamo 200mila, oggi anche di più. Ma non è una gara di numeri: è una scelta di speranza”. All’arrivo, l’area antistante la Rocca Maggiore è stata intitolata “Piazzale della pace”, inaugurata dai sindaci di Assisi e Betlemme.