SAN BENEDETTO DEL TRONTO – È iniziato ieri, venerdì 10 ottobre, il Triduo di preparazione alla Festa in onore di San Benedetto Martire, Santo Patrono della città di San Benedetto del Tronto.
Pubblichiamo oggi la prima riflessione proposta dal predicatore don Dino Pirri tratta dal suo blog Appunti di un Pellegrino.
Gesù scaccia un demonio e qual è la reazione di quelli che stanno attorno?
Alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo (cfr. Lc 11,15-26).
Dice il profeta Gioele: forse sono gli stessi sacerdoti che si oppongono a Gesù; forse sono gli stessi ministri dell’altare e i ministri di Dio.
Dice il profeta Gioele: «Dovreste fare penitenza e piangere, proprio voi che state più vicini all’altare; dovreste vestirvi di sacco e digiunare, proprio voi che frequentate la chiesa, a cominciare dai più anziani» (cfr. Gl 1,13-15; 2,1-2).
Ogni anno, ci raduniamo per celebrare la fede del martire Benedetto. Quale trasformazione c’è stata nella nostra vita e nella vita della comunità cristiana, in questo tempo in cui il Signore ci ha riempito dei suoi doni?
Il Signore ci ha donato abbondantemente la sua Parola e ha compiuto opere potenti di liberazione e di salvezza in questo anno. E allora, cosa è cambiato nella nostra vita? Come racconteremmo ai nostri familiari o ai nostri amici delle opere di Dio in noi? Dove lo abbiamo incontrato? Cosa ci ha detto? E noi come abbiamo risposto? Cosa è cambiato, ogni volta?
Oppure? Elettrocardiogramma piatto. Siamo a rischio ipocrisia. C’è il pericolo dell’incomprensione. C’è addirittura la possibilità dell’opposizione al Vangelo, quando viene incontro a noi, contro le nostre abitudini, le nostre convinzioni, le nostre presunzioni.
Forse il profeta Gioele accusa anche noi. Forse anche Gesù ci accusa, nel Vangelo?
Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
«È giunto a voi il regno di Dio. E voi che fate?».
Secondo Gesù, il “regno di Dio” non è l’ora della nostra morte o la vita ultraterrena: non si tratta semplicemente del paradiso. Il “regno di Dio” non è un luogo, ma un fatto, un’azione. Il “regno di Dio” è l’azione di Dio nella storia, e quindi anche nella mia vita e nella vita della comunità cristiana. Il “regno di Dio” è la Parola di Dio, la sua volontà, che cambia la storia e quindi anche la mia vita e la vita della comunità cristiana.
Davanti al “regno di Dio” che arriva in mezzo a noi, davanti alla Parola di Dio e alla sua volontà, bisogna decidere, bisogna agire subito: scelte chiare, per il Vangelo o contro il Vangelo. Non esiste la via di mezzo nel “regno di Dio”. Ce lo insegna il nostro caro Martire, che sceglie di essere ucciso piuttosto che rinunciare al Vangelo. Senza esitazione.
Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.
Non è che quando sei forte e al sicuro – dice Gesù – sei tutto convinto e fai lo sbruffone, ma se arriva uno più forte di te, allora scappi? Arriva un imprevisto, una difficoltà, un nemico e il Vangelo non vale più. Non è così che ha agito Benedetto, che noi vogliamo onorare in questi giorni.
Non è che quando sei preoccupato o ti senti buono o hai un favore da chiedere a Dio o c’è un’occasione particolare, allora sei disposto ad accogliere il Signore, ma appena passa, alla prima occasione, torni indietro, torni alla mentalità e alle regole di prima? E addirittura diventi peggiore di prima.
Come possiamo trovare il coraggio di fare scelte profetiche e di vivere il Vangelo fino in fondo? Come deve cambiare la nostra vita e la vita delle nostra comunità? E come possiamo essere perseveranti nella testimonianza delle opere di Dio, perché il nostro popolo possa custodire la fede e produrre frutti di salvezza?
Oggi la Parola di Dio ci rivolge una domanda, a cominciare da quelli più vicini: Come abbiamo ridotto la casa di Dio? Quali sono i frutti della nostra vita cristiana? Cioè, i nostri figli, i nostri nipoti, le nuove generazioni, cosa hanno ricevuto dalla nostra fede? Abbiamo agito con il Signore o senza il Signore? Abbiamo vissuto secondo il Vangelo o contro il Vangelo?
All’inizio di questi giorni di devozione e di festa, domandiamoci con sincerità: se questo è il frutto, noi che seme siamo?
Secondo le parole del profeta Gioele, il Signore che viene oggi, che frutti trova sull’albero della nostra vita cristiana? Sarà un incontro di devastazione, un giorno di tenebra e di oscurità oppure sarà l’incontro con un popolo grande e forte, che risplende di luce come l’aurora?
Nell’eucaristia che celebriamo, chiediamo perdono dei nostri peccati e riconosciamo tutti i doni del Signore. Chiediamo la grazia di non lasciarci confondere da Beelzebùl, capo dei demòni, ma di ispirarci sempre alla testimonianza coraggiosa del nostro caro santo Benedetto.
Programma religioso
- Sabato 11 Ottobre
ore 15.00 Assemblea Diocesana Sinodale presso il Teatro Concordia
ore 18.00 Santa Messa presieduta dal predicatore don Dino Pirri
- Domenica 12 Ottobre
ore 08.00 Santa Messa
ore 11.00 Santa Messa
ore 18.00 Santa Messa presieduta dal predicatore don Dino Pirri
- Lunedì 13 Ottobre
FESTA DI SAN BENEDETTO MARTIRE
Anniversario Del Martirio
ore 08.00 Santa Messa presieduta dal predicatore don Dino Pirri
ore 10.00 Santa Messa e festa Nonni e nipoti
ore 10.45 Caccia al tesoro coi nonni
ore 16.00 Processione partendo dalla Basilica Cattedrale
“Santa Maria della Marina” passando per le seguenti vie:
Via Pizzi, Via Gramsci, Viale Secondo Moretti,
Via XX Settembre, Via Fileni, Via Voltattorni,
Piazza Sacconi e giungerà alla chiesa Abaziale
di San Benedetto Martire.
ore 17.00 Piazza B. Piacentini: Solenne Concelebrazione
presieduta dal Vescovo Mons. Gianpiero Palmieri.
Riconsegna della chiave della città al Santo Patrono
da parte del Sindaco. al termine: Benedizione della Città
presso piazza G. Sacconi sotto il Torrione
Programma Civile
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Sabato 11 ottobre: cerimonia del Gran Pavese Rossoblù, attività per bambini, visite guidate e serata musicale con Opera Acustica e la tribute band ufficiale dei Jovanotti, Pensieri Positivi.
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Domenica 12 ottobre: esposizione di Vespe d’epoca, pranzo conviviale “A casa di nonna”, giochi per bambini, cabaret con Claudio Lauretta e nuove visite guidate al borgo.
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Lunedì 13 ottobre – Festa del Patrono: messe al mattino, caccia al tesoro per nonni e nipoti, la solenne processione dalla Basilica alla chiesa di San Benedetto Martire, concelebrazione con il vescovo Carlo Bresciani, concerto della banda cittadina e chiusura in musica con la band Talk Radio 60/70/80.
