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Ascoli, immigrazione e accoglienza: confronto alla Bottega del Terzo Settore

 

ASCOLI PICENO – Presso la Bottega del Terzo Settore in Ascoli Piceno, si è tenuto un importante convegno dedicato al tema dell’immigrazione, organizzato dall’associazione Betania, braccio operativo della Caritas diocesana di Ascoli Piceno, unitamente alle associazioni del territorio che si occupano di accoglienza ed inclusione sociale in convenzione con Prefettura e Comuni del territorio. L’evento si è svolto nell’ambito del Festival del Sociale organizzato dal Comune di Ascoli Piceno, rappresentato nei saluti iniziali dal vicesindaco Massimiliano Brugni. 

L’incontro, dal titolo “Migranti, tra straordinaria accoglienza e integrazione”, è stato moderato da Nastasia Pescatore dell’Associazione Betania OdV e ha registrato la partecipazione di numerosi rappresentanti del territorio: Francesco Magni (Capo di Gabinetto della Prefettura di Ascoli Piceno), Natasha Perazzoli (Cooperativa Sociale Lella 2001), Gemma Amatobene (Pio Istituto Sacro Cuore di Gesù), Emilio Bianchini e Piergiorgio Ragneni (Associazione Betania OdV), Silvia Ottaviani (On The Road Cooperativa Sociale) e Stefano Felice (Caritas Diocesi di Ascoli Piceno).

Dal dibattito è emerso un quadro comune delle principali sfide che il territorio si trova ad affrontare nella gestione del fenomeno migratorio.
Tra le priorità condivise spiccano l’apprendimento della lingua italiana, considerato strumento essenziale per una piena integrazione, e la necessità di diffondere corsi di italiano su tutto il territorio piceno.
Altre criticità riguardano la ricerca di soluzioni abitative al di fuori dei centri di accoglienza, per favorire l’autonomia dei migranti, e l’urgenza di creare opportunità lavorative che permettano un percorso di indipendenza stabile e dignitoso.

Ogni realtà presente ha inoltre illustrato il proprio contributo specifico:

Tutti i partecipanti hanno concordato su un punto cruciale: ogni persona migrante porta con sé una storia unica, che merita di essere accolta, ascoltata e rispettata.
Solo attraverso ascolto, vicinanza e accompagnamento costante è possibile costruire un vero percorso di integrazione, capace di trasformare l’accoglienza in un’occasione di crescita per l’intera comunità.