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Grottammare, oggi il Convegno “Sorella Acqua”, intervista a Maurizio Capponi: “Tutti invitati”

GROTTAMMARE – Un appuntamento importante si terrà oggi e domani a Grottammare, presso la Sala Kursaal, con il convegno “Sorella Acqua“, organizzato da Legambiente Marche e il Comune di Grottammare, con il patrocinio della Provincia di Ascoli Piceno e il contributo di CIIP e Fondazione Carisap.

Questo evento si propone di affrontare le tematiche centrali legate alla gestione e alla protezione dell’acqua, risorsa fondamentale per il nostro pianeta.

Un momento centrale di oggi sarà l’intervento del vescovo Gianpiero Palmieri, che porterà una riflessione sul lato spirituale del valore dell’acqua, in dialogo con Padre Giancarlo Corsini, già rettore della Basilica di Santa Croce a Firenze.

Leggi l’articolo: Grottammare celebra “Sorella Acqua”: il 3 ottobre il convegno con il Vescovo Palmieri e Padre Corsini

Per conoscere meglio questa due giorni abbiamo intervistato Maurizio Capponi, il promotore dell’iniziativa.

Qual è l’obiettivo principale di questo evento e quali sono le aspettative in termini di impatto sul pubblico e sulla comunità locale?
Gli obiettivi sono molteplici. In primo luogo, sensibilizzare, soprattutto i più giovani, sul valore dell’acqua: ciò che per noi sembra scontato, in gran parte del mondo non lo è affatto. Le mostre allestite nello “Spazio K” – il World Water Day Photo Contest 2025 e l’esposizione storica sui 70 anni della CIIP – aiutano a comprendere la preziosità di questa risorsa e il lavoro nascosto dietro il semplice gesto di aprire un rubinetto. Al tempo stesso, il convegno vuole stimolare una riflessione più ampia: l’acqua come storia, arte, spiritualità, clima, paesaggio, sviluppo sostenibile e gestione circolare. L’impatto atteso è quello di accrescere la consapevolezza collettiva, spingendo cittadini, istituzioni e imprese a considerare l’acqua un bene comune da preservare.

Come sono stati selezionati gli ospiti e gli interventi?
I relatori sono stati scelti in base alla loro capacità di raccontare le molteplici dimensioni dell’acqua. Ognuno porta un punto di vista differente: storico, artistico, ambientale, sociale o tecnico. L’intento è offrire uno sguardo ampio e trasversale che renda evidente quanto l’acqua sia presente in ogni aspetto della nostra vita.

Quali azioni concrete si spera possano derivare da questo evento?
Il Forum rappresenta un punto di partenza. L’auspicio è che ciascuno, dal singolo cittadino fino agli enti e alle imprese, contribuisca a un futuro sostenibile, riducendo gli sprechi e mettendo l’acqua al centro delle proprie scelte. Il convegno mira a stimolare una maggiore responsabilità collettiva verso questo bene vitale.

Il convegno è accessibile a un pubblico ampio o si rivolge principalmente a professionisti del settore?
L’evento è aperto a tutti. Una parte è dedicata agli studenti dell’Istituto comprensivo G. Leopardi di Grottammare, con attività pensate per i più giovani. Ma sono coinvolti anche operatori pubblici e privati, professionisti (con il riconoscimento di Crediti Formativi Professionali per gli architetti), cittadini sensibili e chiunque abbia a cuore un futuro sostenibile.

Quali sono le principali sinergie e alleanze di questo evento?
Il convegno nasce grazie alla collaborazione del Comune di Grottammare, che ha sostenuto il progetto fin dall’inizio. La Provincia di Ascoli Piceno, con il suo patrocinio, contribuisce a rafforzare l’idea dell’acqua come elemento identitario del territorio. Fondazione Carisap e CIIP sono stati partner determinanti, rendendo possibile l’incontro con relatori di rilievo nazionale e internazionale. Il Forum è promosso da Legambiente Marche.

In che modo le scuole e i giovani sono coinvolti e possono fare la differenza?
Le scuole sono parte integrante del percorso: l’obiettivo è avviare una collaborazione stabile durante tutto l’anno scolastico, affinché i temi legati all’acqua non vengano affrontati solo in modo episodico. Inoltre, testimonianze dirette – come il dialogo tra un giovane velista e il presidente di un’associazione di nuoto per disabili – mostrano concretamente quanto l’acqua possa essere strumento di crescita, inclusione e ispirazione.

Qual è l’importanza di educare le nuove generazioni sui temi trattati?
Educare i giovani significa investire sul futuro. L’acqua accompagna la vita quotidiana in ogni momento ed è destinata a diventare sempre più centrale nelle sfide globali. Per questo è essenziale che le nuove generazioni acquisiscano consapevolezza e competenze che consentano loro di diventare protagonisti di un cambiamento duraturo.

Quali sono le principali proposte o riflessioni che verranno presentate durante il convegno?
Le proposte emergeranno dal confronto tra i relatori. Non esiste una conclusione già scritta: l’esito dipenderà dall’interesse suscitato e dalle connessioni che nasceranno tra i diversi interventi. L’intento è comunque quello di mantenere viva l’attenzione su un tema cruciale per il futuro dei giovani e della comunità.

Il programma