GROTTAMMARE – Da oggi, lunedì 22 settembre, fino a venerdì 26 si svolgerà a Grottammare il Settenario dedicato all’Addolorata. Ogni sera verranno meditati i “Sette Dolori” della Vergine Maria con una Messa commentata da don Silvio Giampieri, chiamato a svolgere il ruolo di predicatore del Settenario. Gli incontri avranno luogo nella chiesa di San Pio V, alle ore 21.
L’iniziativa, organizzata in collaborazione con il parroco mons. Federico Pompei, vede il coinvolgimento diretto della Confraternita dell’Addolorata, che parteciperà attivamente e guiderà l’ultima celebrazione di venerdì 26, con una Messa conclusiva animata dalle consorelle e dai confratelli.
Il pensiero del parroco. “Ci sarà una riflessione sui Sette Dolori – spiega mons. Federico Pompei, parroco dell’Unità Pastorale San Pio V e San Giovanni Battista – non intesi come fine a se stessi, ma letti alla luce della Resurrezione. Come ricordava San Giovanni Paolo II nella Lettera Apostolica Salvifici Doloris dell’11 febbraio 1984, il dolore va compreso in prospettiva di salvezza. La Vergine Maria, pur essendo Madre di Dio, non è stata esente dal dolore e ci insegna a scoprirne il senso. Il numero sette, nell’iconografia dell’Addolorata, indica pienezza e completezza del patire. Durante il Settenario la Confraternita porterà l’immagine tradizionale dell’Addolorata dalla chiesa di San Giovanni Battista fino a San Pio V, così da permettere a tutta la comunità di venerarla e partecipare. A Grottammare la devozione all’Addolorata è radicata non solo nel Paese alto ma anche nella zona marina, dove è fortemente sentita”.
Le meditazioni. Don Silvio Giampieri, già viceparroco del Sacro Cuore di Martinsicuro, guiderà ogni sera la riflessione su un dolore di Maria: si parte lunedì con la “Profezia di Simeone”, seguita dal secondo dolore, “La fuga in Egitto”. Martedì sarà la volta del terzo, “Lo smarrimento di Gesù a 12 anni”; mercoledì il quarto, “L’incontro con Gesù sulla via del Calvario”; giovedì il quinto, “La crocifissione e morte di Gesù”; venerdì il sesto, “La deposizione di Gesù” e, infine, il settimo: “La sepoltura di Gesù e le lacrime di Maria”.
Un po’ di storia. Le celebrazioni della “Madonna di settembre” fanno riferimento soprattutto alla Natività di Maria, che la Chiesa cattolica e quella ortodossa ricordano l’8 settembre. Nello stesso mese ricorre anche la memoria della Madonna Addolorata, celebrata a metà settembre in molte località, come a Fiano Romano e altrove.
Le origini della Confraternita. La Confraternita dell’Addolorata di Grottammare fu ufficialmente istituita il 10 febbraio 1757 e, appena un anno dopo, unificata alla “Compagnia del Santissimo Sacramento”, risalente al XVI secolo. Le sue radici, però, sono ancora più antiche e riconducibili alla confraternita del “Corporis Christi”, fondata dal cardinale Alessandro Peretti, nipote di Sisto V, il pontefice grottammarese nato nel 1521. Documenti comunali attestano infatti che già prima del 1585 era attiva la confraternita del “Santissimo Corpo di Gesù”, coeva a Sisto V. Il 19 aprile 1758 la Confraternita fu infine aggregata alla “Compagnia della Morte” di Roma, assumendo il titolo completo di “Confraternita della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo e dei Dolori di Maria Vergine, del Santissimo Sacramento e della Buona Morte”.
Appuntamento conclusivo. Il Settenario si concluderà domenica 28 settembre con la solenne processione: dopo la Messa delle ore 18.30, partirà dalla chiesa di San Pio V per attraversare le vie della città.


