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Diocesi di Ascoli, intervista a suor Gennarina (60 anni di professione religiosa): “Il mio desiderio è di continuare a fare del bene al prossimo”

Leggi l’articolo: FOTO La comunità di Trisungo ha onorato la Madonna delle Grazie e ha festeggiato suor Maria, suor Bibiana e suor Gennarina

ARQUATA DEL TRONTO – In occasione dei suoi 60 anni di vita religiosa, suor Gennarina, dell’Ordine della Santissima Vergine Immacolata di Lourdes, ha raccontato la sua vita, la vocazione e l’esperienza accumulata in decenni di servizio tra la gente.
Tra ricordi, aneddoti e riflessioni, la religiosa condivide con noi il percorso che l’ha portata da Marcianese a Trisungo, anni in cui è stata sempre affianco dei terremotati, le sfide affrontate e la gioia di vivere per gli altri.

Dove è nata, suor Gennarina?
Sono nata a Marcianese, in Provincia di Caserta, in una famiglia di gente semplice. Mio padre Pasquale era muratore, mia madre Rosa casalinga. Eravamo in quattro fratelli: Lorenzo, Domenico e Raffaele. Oggi sono rimasta solo io, la più piccola.

Come è arrivata la chiamata per la vita religiosa?
In realtà ho sempre sentito di voler diventare suora fin da piccola. Davanti a casa avevo un convento di suore che osservavo con ammirazione. Inoltre avevo due zie, cugine di mio padre, che mi hanno guidato con responsabilità verso questa scelta e verso l’Ordine delle Immacolate di Lourdes.

Dove ha vissuto una volta diventata suora?
La mia prima destinazione è stata Roma, poi Sorrento presso l’Istituto Francesco Gattola, a Caserta, in provincia di Avellino, e infine Trisungo. Qui sono arrivata nel 2017 per dare il mio contributo alle persone colpite dal terremoto, tanto sofferenti e bisognose di aiuto.

Qual è il compito di una suora in una comunità come Trisungo?
Io e le mie consorelle, suor Maria, la superiora, e suor Bibiana, ci occupiamo dei malati, portiamo loro la Comunione e facciamo tutto ciò che è necessario per assistere chi ha bisogno.

So che voi religiose avete l’ordine di obbedienza, ma se potesse scegliere una località tra quelle dove ha vissuto, quale sceglierebbe?
Sceglierei Sorrento, e non per la bellezza indiscutibile della località, ma per il senso simbolico che ha. Lì ha vissuto il nostro fondatore Francesco Gattola. Tuttavia sono contenta di vivere anche qui a Trisungo, dove la gente mi vuole tanto bene.

Se tornasse indietro, all’età della scelta per la vita religiosa, farebbe lo stesso?
Certo che sì, non ho mai avuto nessun dubbio sulla mia scelta.

Cosa vorrebbe fare negli anni a venire? Ha un desiderio speciale?
Sì, fare del bene al prossimo. Portare una buona parola a chi ne avesse bisogno. Spero davvero che mi venga data la possibilità di continuare a farlo.

Suor Gennarina ha uno sguardo sereno, come di una persona in pace e realizzata. Vive tra la gente e per la gente, ma soprattutto vive in comunione con Gesù e per Gesù, incarnando ogni giorno la dedizione e la spiritualità che hanno caratterizzato questi 60 anni di vita religiosa.