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La gioia del Pellegrinaggio giubilare delle Diocesi del Piceno a Roma accolti da Papa Leone

Rivivi la diretta delle foto: DIRETTA FOTO Il racconto dei 2600 pellegrini delle Diocesi del Piceno a Roma

A breve pubblicheremo un articolo testimonianza con i pellegrini delle Diocesi del Piceno.

DIOCESIUna giornata intensa di preghiera, emozione e comunione. Oltre 2.600 fedeli delle Diocesi di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto Ripatransone Montalto hanno vissuto il loro pellegrinaggio giubilare a Roma, accompagnati dal Vescovo Gianpiero Palmieri, per partecipare all’udienza generale con Papa Leone XIV varcare la Porta Santa.

L’alba della partenza

La giornata è iniziata nel cuore della notte. Alle 3:30, i pellegrini si sono messi in viaggio verso Roma, uniti dal desiderio di rinnovare la fede e sperimentare la misericordia di Dio.

Mentre il cielo iniziava a tingersi di rosa, alle 6:40, le comunità hanno recitato insieme le Lodi Mattutine, lasciandosi guidare dalle parole del Salmo 130:

“Io spero nel Signore, l’anima mia spera nella Sua parola. L’anima mia attende il Signore più che le sentinelle l’aurora.”

L’arrivo a Roma e l’attesa del Santo Padre

Alle 7:45 i primi gruppi hanno raggiunto la Piazza San Pietro, accolta dall’imponente Colonnato di Bernini. “Siamo tutti molto emozionati – racconta Patrizia Narcisi, parrocchia Santa Maria in Castel di Lama – Siamo qui con il nostro vescovo Gianpiero e non vediamo l’ora di ascoltare Papa Leone XIV”.

Alle 9:40, il Santo Padre è apparso in piazza tra applausi e cori, salutando calorosamente i pellegrini, tra cui quelli delle Diocesi del Piceno, in un momento di profonda commozione.

L’omelia di Papa Leone XIV: “Scavare per trovare il tesoro nascosto”

Durante l’udienza generale delle 10:00, Papa Leone XIV ha pronunciato un’omelia intensa, invitando i fedeli a riscoprire la gioia della speranza e la forza della fede.

Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Benvenuti a tutti voi pellegrini, giunti a Roma da tanti luoghi diversi. In questa città ricca di storia possiamo venire confermati nella fede, nella carità e nella speranza.

La speranza – ha detto il Papa – si rinnova quando abbiamo il coraggio di scavare sotto la superficie, rompere la crosta della realtà per scoprire ciò che conta davvero. Come nella parabola del tesoro nascosto (Mt 13,44), anche noi siamo chiamati a cercare ciò che ha valore eterno.

La Croce di Gesù è il tesoro più grande: la scoperta che cambia la vita e ridà senso a ogni fatica. Così come fece Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, che non esitò a lasciare onori e privilegi per mettersi alla ricerca dei luoghi della Passione di Cristo e del ritrovamento della Santa Croce.

Spesso camminiamo distratti sopra un tesoro senza accorgercene. Ma se diventiamo come bambini, capaci di stupore e desiderosi di cercare, allora conosceremo un altro Regno e scopriremo che Dio è sempre sotto di noi, pronto a sollevarci verso l’alto.”

Il saluto ai fedeli del Piceno

Nel corso dei saluti finali, Papa Leone XIV ha rivolto un pensiero speciale alle Diocesi di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, presenti in gran numero insieme al loro pastore:

“Rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli delle Diocesi di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, con il loro Arcivescovo Mons. Gianpiero Palmieri”.
Il Papa ha poi affermato: “Auspico che il vostro pellegrinaggio giubilare sia fonte di ispirazione, favorendo il desiderio di essere portatori di speranza cristiana e di gioia nella Chiesa e nella società.”

Parole che hanno suscitato un lungo applauso e che resteranno nel cuore di tutti i presenti.

Un pellegrinaggio di fede e comunione

Dopo l’udienza, i pellegrini hanno proseguito il loro itinerario giubilare, recandosi al Santuario del Divino Amore e, nel pomeriggio, alla Basilica di San Paolo fuori le Mura, dove il Vescovo Palmieri ha presieduto la Santa Messa insieme ai presbiteri del Piceno.

Vescovo Palmieri: “È stato bello stringerci a Papa Leone XIV. Entrare nella Porta Santa significa riscoprire la misericordia di Dio e lasciarsi avvolgere dal suo abbraccio”.

La celebrazione si è conclusa alle 19:00, e alle 19:30 i pellegrini hanno iniziato il viaggio di ritorno verso casa, portando con sé una fede rinnovata e il ricordo di una giornata indimenticabile.

Un Giubileo che continua

Alle 23:00, i primi pullman sono rientrati nelle diocesi. Il pellegrinaggio, però, non finisce qui.
Come ha commentato un pellegrino: “Ora inizia il pellegrinaggio più importante: quello della vita di ogni giorno, dove siamo chiamati a testimoniare la speranza che abbiamo ricevuto.”