ACQUAVIVA PICENA – La comunità agostiniana di Acquaviva Picena ha celebrato con profonda partecipazione la festa di Sant’Agostino, fondatore dell’Ordine degli Agostiniani e Dottore della Chiesa.
Giovedì 28 agosto, alle ore 8:00, presso la chiesa conventuale di San Lorenzo martire, il Priore padre Mario Genco ha presieduto la solenne celebrazione Eucaristica, concelebrata dai confratelli padre Emilio, padre Giuliano e padre Angelo, insieme al Procuratore generale dell’Ordine, padre Airton Mainardi.
Durante l’omelia, padre Mario ha aperto con una celebre frase di Sant’Agostino: “Rendiamo grazie a Dio perché ci ha creato e a Maria perché ci ha ricreato.”
Un’espressione che, ha spiegato, rappresenta anche il saluto ufficiale dell’Ordine agostiniano.
Il Priore ha sottolineato l’importanza di questa ricorrenza come giornata di ringraziamento al Signore: “Oggi celebriamo un uomo umile e innamorato di Dio, che ha saputo guidare la Chiesa e fondare il nostro Ordine. Ringrazio i confratelli e padre Airton per la loro presenza in questo momento di gioia. E mi affido ancora una volta alle parole di Sant’Agostino: ‘Se Dio non vi basta, che cosa potrà mai saziarvi?’”.
Padre Mario ha poi invitato i fedeli a riflettere sul valore della vera felicità:
“Cerchiamo denaro, carriera, successo… ma senza Dio nulla può davvero colmare il nostro cuore. L’uomo senza Dio è povero; Sant’Agostino ci ricorda invece che siamo ricchi proprio perché abbiamo Dio”.
Il Priore ha richiamato l’attualità del messaggio agostiniano, sottolineando come l’umanità contemporanea abbia molto da imparare dall’umiltà del Santo: “Sant’Agostino, pur essendo un grande Dottore della Chiesa, si definiva ‘un pulcino’ sotto la protezione di Dio. Un’immagine semplice ma profonda. Siamo capaci anche noi di essere umili, o siamo invece ‘galletti starnazzanti’ che si beccano tra loro?”
Rifacendosi alle Letture, padre Mario ha messo in guardia contro il rischio di allontanarsi dalla verità: “Verrà un giorno in cui gli uomini non sopporteranno più la sana dottrina e cercheranno maestri che dicano ciò che vogliono sentirsi dire. La verità fa male, ma solo essa conduce alla vita”.
Infine, ha espresso gratitudine per la propria vocazione: “Ogni giorno ringrazio il Signore per avermi chiamato a essere frate agostiniano scalzo. Qualcuno dice che sono stato io a scegliere questo cammino, ma io credo sia stato il Signore, attraverso Sant’Agostino, che ho conosciuto da ragazzo grazie a mio cugino”.
Al termine della celebrazione, padre Mario ha affidato una speciale preghiera al Santo: “In questo giorno di festa, preghiamo Sant’Agostino per papa Leone, figlio spirituale di questo grande Dottore della Chiesa, perché lo illumini, lo sostenga e lo ispiri nel suo ministero”.
La giornata si è conclusa in un clima di fede, fraternità e profonda gratitudine.






