MONSAMPOLO DEL TRONTO –
Oltre 70 moto Harley-Davidson hanno fatto tappa alla sede di Kairos, dove domenica si è festeggiato un doppio anniversario: dieci anni di servizio alla comunità e nove anni di attività nella sede di Viale De Gasperi. Un traguardo che ha unito memoria, impegno e solidarietà, frutto di dedizione, collaborazione e di una rete solidale che non smette di crescere.
La sede di Kairos fu inaugurata il 24 agosto 2016, subito dopo il devastante terremoto che colpì il Centro Italia, inizialmente come punto di raccolta per beni di prima necessità. Da allora, è diventata un punto di riferimento stabile per l’accoglienza, l’ascolto e il supporto psicologico, in particolare per le persone affette da disturbi del comportamento alimentare. Un luogo dove il volontariato ha trovato casa e dove diverse associazioni hanno potuto collaborare per offrire servizi concreti a chi ne ha bisogno.
Tra i protagonisti dell’evento, i rappresentanti dei club Harley italiani, tra cui l’Associazione Micciani, promotori del tour solidale “RUN delle VALLI”. Il loro motto, “Insieme si vince”, ha trovato una piena espressione nella consegna di un container destinato alle attività logistiche e sociali. Il rombo delle moto ha fatto da cornice a un gesto concreto di solidarietà.
Il taglio del nastro, che ha visto la partecipazione del sindaco, del parroco e di numerosi rappresentanti delle associazioni coinvolte, è stato segnato da un momento particolarmente emozionante: la cerimonia è stata dedicata ad Amedeo Fragai, motociclista del Perugia Chapter Italy, scomparso prematuramente, e a cui è intitolato il progetto, giunto alla sua conclusione proprio a Monsampolo, dopo nove anni di impegno.
Non sono mancati i ringraziamenti da parte di Kairos: alla famiglia Dascenzo e a Giovanni Zanobi per la consegna dello spazio, a Massimiliano Giobbi per la preparazione del terreno, a Claudio Iannone per il trasporto, e a Mario Orsetti per l’organizzazione. Un particolare plauso è stato rivolto anche a Coop Alleanza per la disponibilità e la cura nella fornitura destinata all’accoglienza.
Il progetto “Una casa per tutti”, promosso da Kairos, continua a essere un modello di inclusione: non si tratta solo di un tetto, ma di una rete di servizi accessibili a tutti, senza distinzione di nazionalità o religione.
“Questo spazio rappresenta il frutto di un sogno condiviso, nato dalla volontà di non lasciare nessuno indietro,” ha dichiarato la presidente Simonetta Sgariglia.
Con lo stesso spirito che ha animato i suoi primi dieci anni, Kairos guarda al futuro, impegnandosi a costruire nuovi luoghi di accoglienza, ascolto e speranza. Perché, come dimostrato in questi anni, insieme si può davvero fare la differenza.
