
Mons. Piccinonna ha insistito sulla necessità di uno sforzo condiviso: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta. Non arrendetevi. Coraggio, andate avanti, nella persuasione che da quella porta dobbiamo passarci tutti. Non ci possono essere entrate secondarie o preferenziali. Prima ancora che case e strutture, stiamo costruendo e ricostruendo la vita”. Prima di impartire la benedizione finale, il vescovo ha rinnovato i sentimenti di vicinanza e di preghiera per tutta la comunità amatriciana e ha ringraziato quanti hanno reso possibile le celebrazioni, per la prima volta, quest’anno, svoltesi senza politici e senza rappresentati delle istituzioni per volere del sindaco, Giorgio Cortellesi, e della sua giunta.