GROTTAMMARE – Le sorprese legate alla vita e all’arte di Giacomo Pomili, in arte Il Tarpato, di cui ricorre quest’anno il centenario dalla nascita, non sembrano esaurirsi. L’Amministrazione comunale ha avviato un ricco programma di iniziative commemorative e, durante la recente presentazione del libro di Tiziana Capocasa, “Il Tarpato. La vita, le opere”, è emerso un aneddoto davvero straordinario: uno dei suoi quadri fu acquistato dalla Principessa Grace di Monaco.
L’evento si è tenuto presso l’Ospitale – Casa delle Associazioni nel Paese Alto, a causa del maltempo che ha impedito l’allestimento alle Logge. Durante la serata, la giornalista e autrice del volume ha rivelato che, in occasione della III Biennale Europea del 1974, tenutasi presso la Hall du Centenaire – oggi Forum Grimaldi – a Montecarlo, Pomili fu invitato a esporre le sue opere. La madrina della rassegna, la principessa Grace di Monaco, rimase colpita da un suo dipinto raffigurante un paesaggio di Grottammare e lo volle acquistare personalmente.
“Il quadro fu fatto recapitare alla principessa dal fratello di Pomili, Gabriele, superando le resistenze dell’artista che non voleva separarsi in alcun modo dalle sue opere”, ha raccontato Capocasa, che nel libro firma anche una dettagliata biografia. In quell’occasione, Il Tarpato ricevette anche il prestigioso riconoscimento del Campidoglio d’Oro.
La figura di Pomili, a lungo incompreso durante la sua esistenza e oggi finalmente valorizzato anche attraverso l’allestimento di un museo nel Paese Alto, resta profondamente radicata nel cuore dei cittadini. Lo dimostra la grande partecipazione alla presentazione del libro, che ha superato i cento spettatori. Il volume, dalla vivace copertina rossa, raccoglie le opere più significative di oltre trent’anni di attività pittorica, accompagnate da una sentita prefazione dello storico Filippo Massacci, presente all’incontro e autore di una toccante testimonianza personale con l’artista.
Non sono mancati i celebri “ritratti dell’anima” del fotografo Dino Cappelletti, che ha raccontato come i “quattro Tarpati” – amici storici del Paese Alto – fossero Amedeo Cappelletti (Cenciò), Nazzareno Pomili (Zarrù), Walter Paoletti (Tuppò) e Marino Pagliarini (Lu Muccusé).
Molto applaudito l’intervento conclusivo della poetessa Eva Caprotti, che ha letto con intensa emozione “Anime erranti” di Baudelaire, rendendo omaggio alla sensibilità artistica del Tarpato.
La commemorazione, avvenuta proprio nel giorno della nascita di Pomili, si è chiusa con una festa degna del suo spirito: una monumentale torta di compleanno, realizzata dal Forno Ciarrocchi Enrico, che riproduceva in versione dolce la “Natura morta con uva” del pittore, accompagnata da calici di bollicine offerte dalla cantina Velenosi.
Il libro “Il Tarpato. La vita, le opere” è disponibile presso l’edicola di piazza Fazzini e la tabaccheria Virgili di via Ballestra.
