“A Gaza si sta verificando una carestia che ormai colpisce l’intera popolazione, come confermato dal nuovo report, pubblicato oggi, sulla classificazione integrata delle fasi della sicurezza alimentare (Ipc)”. Lo sottolinea Oxfam in un comunciato.
“Il genocidio attuato da Israele sta portando Gaza alla fase finale di una catastrofica crisi umanitaria”, spiega Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie dell’Associazione aggiungendo che “il nuovo allarme lanciato oggi sulla carestia in corso, causata interamente dall’assedio omicida di Israele, deve spingere la comunità internazionale finalmente ad agire per fermare quanto sta accadendo. I leader mondiali fino ad oggi sono stati divisi, complici, incuranti e inefficaci nel fermare la campagna di cancellazione della Striscia perpetrata da Israele, non riuscendo a proteggere il popolo palestinese.
Adesso non hanno più scuse: mettere fine al genocidio di Gaza è una prova non solo della tenuta dell’ordine mondiale, ma anche della nostra umanità”. Per Pezzati di questo passo ancora “tantissime vite andranno perse, i lanci aerei di aiuti o le brevi pause umanitarie non sono nemmeno lontanamente sufficienti a scongiurare la strage di massa che ci troviamo di fronte. Serve una decisa azione diplomatica, comprensiva di tutte le misure restrittive necessarie nei confronti di Israele, per raggiungere un cessate il fuoco immediato e permanente e consentire l’ingresso di tutti gli aiuti necessari a salvare milioni di vite. Infine ribadiamo ancora una volta che tutti gli ostaggi e i prigionieri detenuti illegalmente devono essere liberati”.