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Parlamento Ue: “Fermare la strage a Gaza”

Quasi due ore di dibattito, ieri, per i deputati riuniti in sessione plenaria al Parlamento europeo di Strasburgo, sulla situazione in Medio Oriente. Hanno preso la parola la ministra danese per gli affari europei, Marie Bjerre (a nome del Consiglio), e, per la Commissione, prima l’olandese Wopke Hoekstra, poi la svedese Jessika Roswall. Decine gli interventi dei deputati di tutti gli schieramenti. È emersa con chiarezza la preoccupazione per quanto sta accadendo nella regione, dove, sebbene si guardi con favore “al fermo delle ostilità fra Iran e Israele”, restano forti le incertezze legate al regime iraniano e alla drammatica situazione umanitaria a Gaza. L’argomento era già stato affrontato nella plenaria del 16 giugno, quando l’Alto rappresentante dell’Ue, Kaja Kallas (oggi assente), aveva affermato che l’Iran, “in quanto principale fonte di instabilità regionale, non deve mai essere consentito di acquisire un’arma nucleare”. Il concetto è stato ribadito oggi in tutti gli interventi, a partire da Bjerre che ha ricordato che “l’Iran deve rispettare gli obblighi del Trattato di non proliferazione”. Nell’esprimere apprensione per la decisione del regime degli Ayatollah di sospendere la collaborazione con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, la ministra danese ha ribadito che “una soluzione duratura al nucleare iraniano può avvenire solo attraverso dei negoziati”. “L’Ue – ha ricordato Bjerre e lo ha ribadito nel successivo intervento di chiusura anche Roswall – è pronta a continuare ogni sforzo diplomatico per la riduzione delle escalation militari”. Poiché non è migliorata la situazione nella Striscia di Gaza, nonostante i numerosi appelli del Consiglio, le autorità europee hanno rinnovato alle parti la richiesta di un “cessate il fuoco immediato, con il rilascio di tutti gli ostaggi, per giungere a una fine permanente delle ostilità”. A Israele è stato rivolta la sollecitazione a rispettare il diritto internazionale e il diritto umanitario, per fare in modo che “tutti gli aiuti giungano, in larga scala, a chi ne ha bisogno”. Dai vertici dell’Ue, infine, la conferma che l’Europa è impegnata per “la descalation e per una pace duratura. Siamo pronti a contribuire a tutti gli sforzi per giungere alla soluzione dei due Stati, scoraggiando le azioni che minino questa possibilità”. “Verrà condiviso ogni sforzo per far cessare il conflitto e per fermare la strage umanitaria a Gaza – è stata la chiosa di Roswall a nome della Commissione –. A questo si aggiunge anche l’impegno a vigilare sull’accordo di associazione fra Ue e Israele”.