DIOCESI – Anche quest’estate torna “È più bello insieme”, il progetto di accoglienza promosso da Caritas Italiana con il sostegno della Conferenza Episcopale Italiana, la collaborazione delle Acli e la partecipazione di dieci diocesi da nord a sud della Penisola.
L’iniziativa offre a circa 600 tra bambini e accompagnatori ucraini due settimane di serenità e sollievo, lontano dagli orrori della guerra.
Per la quarta estate consecutiva, il progetto rinnova quel ponte di solidarietà che, sin dallo scoppio del conflitto in Ucraina nel febbraio 2022, lega le comunità italiane al popolo ucraino. I minori coinvolti, molti dei quali provengono da zone particolarmente colpite o da strutture di accoglienza, sono segnalati da Caritas Ukraine, Caritas-Spes, l’Ambasciata ucraina presso la Santa Sede e la Nunziatura apostolica in Ucraina.
Accoglienza nel cuore del Piceno: 20 ragazzi e ragazze e 3 accompagnatrici
Tra le realtà coinvolte quest’anno ci sono anche le Caritas di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, che aderiscono con entusiasmo al progetto. All’alba del 21 giugno è arrivato a San Benedetto del Tronto un gruppo composto da 20 ragazzi e ragazze ucraini tra i 10 e i 16 anni, accompagnati da 3 educatrici. Gli ospiti restano nel Piceno fino al 6 luglio e sono accolti presso Casa Giovani, ai piedi del Torrione, dove vivono alcuni giorni di serenità, lontani dalla guerra e dalle sue sofferenze. L’accoglienza avviene in collaborazione con la diocesi di Jesi.
Un gesto concreto di fraternità, capace di trasformare l’ospitalità in testimonianza viva di pace e speranza.
L’invito delle Caritas del Piceno: “Programmare momenti di accoglienza e animazione”
Le Caritas delle diocesi del Piceno rivolgono un appello sentito alle comunità locali:
“Sarebbe bello programmare qualche momento di accoglienza e di animazione nelle nostre comunità”, coinvolgendo parrocchie, gruppi giovanili, associazioni e famiglie per rendere l’esperienza ancora più ricca di umanità e relazioni.
Una parentesi di pace, un segno di vicinanza
“È più bello insieme” non è un semplice progetto di assistenza o turismo solidale, ma la manifestazione di una rete di comunità che scelgono, con semplicità, di restare accanto alla fatica e al dolore altrui. Come ricorda il cardinale Matteo Zuppi, presidente della CEI, “è l’accoglienza che allarga anche il cuore e diventa testimonianza di una rinnovata cultura di pace”.
