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Tanti auguri di un buon compleanno al Vescovo Carlo Bresciani “Amicus sponsi”

Di Pietro Pompei

DIOCESI – Gli acciacchi che comporta la vecchiaia e le sue limitazioni non mi impediscono di apprezzare gli aspetti positivi che da essi si possono dedurre, come ad esempio la bellezza dell’alba, quando con una certa sofferenza la terra si libera dalle tenebre e il sole, anche se talvolta impedito dalle nuvole, ci annuncia il ritorno della vita. Il vecchio anticipa e si mette in attesa. Ed è allora che apprezza il servizio di TV2000 quando si inserisce nel Monastero di San Miniato a Monte per iniziare la preghiera del giorno incominciando, dopo il segno della Croce, riaffermando il Credo con un invito, da parte dell’Abate, quanto mai inusuale ma denso di significato: “Quant’è bello iniziare, Credo ecc.”. È veramente bello riiniziare la giornata riconfermando la propria fede…Qualcuno potrebbe pensare che c’entra tutto questo con il Compleanno del nostro Vescovo del 26 Marzo? La mia esperienza mi dice che la recita del Credo ogni mattina ci aiuta ad aggiungere un pezzettino di discernimento in più alla nostra fede.

E desiderando di fare un Augurio Speciale al nostro Vescovo debbo dire che nella sua azione pastorale, specie nelle sue parole, colgo suggerimenti sempre nuovi.

Ecco perché sant’Agostino chiama il Vescovo “Amicus sponsi” (Serm.46,30) , perché da dieci anni al Vescovo Carlo è stata affidata la sposa di Cristo, la chiesa che è in S.Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto. Egli nella prima omelia ci disse: “Un tesoro prezioso di fede ci è affidato; dobbiamo custodirlo e, senza improprie nostalgie del passato. renderlo fonte di vita per il nostro oggi per noi innanzitutto, poi, per i nostri ragazzi e giovani e per coloro che verranno dopo di noi. che cosa può fare un vescovo in questa direzione? Da solo poco, ma se lo faremo insieme, con voi. cari sacerdoti, miei primi collaboratori, con voi cari fedeli che gremite questa chiesa, con tutti i fedeli della chiesa di san Benedetto-Ripatransone-Montalto”.

Aggiungendo: “ Anche con voi autorità qui presenti, allora il poco di ciascuno diventa il molto di tutti insieme”. La presenza costante a tutti gli avvenimenti e l’apporto concreto ad ogni richiesta stanno a dimostrare che il suo invito è stato accolto. È andato in visita pastorale in tutte le parrocchie per rendersi conto di persona dei vari problemi. Gli Auguri che oggi gli giungono sono il segno favorevole della sua presenza.
Va ricordato che gli anni in cui il Vescovo Carlo si è trovato a gestire la nostra Diocesi è stato tra i più incerti e disastrosi dei nostri tempi con il Covid 19 e il terremoto. Nonostante tutto in ricordo del Giubileo della Misericordia sono state istoriate le porte laterali della Cattedrale e resa agibile la stessa dopo il terremoto, come tante Chiese della diocesi.

Per inciso, mi permetto di esprimere un giudizio sulla stupenda meditazione del Vescovo Carlo il 24 febbraio nella giornata di spiritualità diocesana (clicca qui), dove è evidente l’invito a ristabilire la scala dei valori e dei doveri così come fece San Paolo VI nel discorso di chiusura del secondo periodo del Concilio usando una parola iterativa per dare vigore alla sua richiesta.

Con questo ricordo mi faccio portavoce di un Augurio da parte di tutta la redazione e sicuramente anche di tutti i fedeli della Diocesi e di un Grazie sincero.