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Ue: Dastoli (Federalisti), “Spinelli indicava la necessità di un quadro costituzionale per l’Europa”

In una foto d’archivio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra il prof. Pier Virgilio Dastoli, presidente del Consiglio italiano del Movimento europeo (Foto di Antonio Di Gennaro – Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica)

“Spinelli entrò al Parlamento europeo con un suo progetto preciso. Il ‘piano’ di Spinelli del 1980 include esattamente i temi di cui si discute oggi: i rapporti con l’Africa, lo sviluppo delle nuove tecnologie, una economia europea per una prosperità condivisa, il bilancio federale, solo per fare alcuni esempi”. Pier Virgilio Dastoli ha partecipato ieri a Torre Pellice (Torino) all’evento per l’80° del primo discorso pubblico del federalista Spinelli, antifascista, fondatore del Movimento federalista europeo. Alla giornata è intervenuto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dastoli, docente ed esperto di diritto europeo, è stato il collaboratore più stretto di Spinelli, del quale fu assistente parlamentare sia a Roma sia a Strasburgo.
“Egli stesso – riprende il racconto al Sir – affermava che tutto ciò sarebbe stato possibile solo se inserito in un quadro costituzionale. Ecco perché insisteva affinché il Parlamento europeo assumesse un ruolo costituente. Io sono convinto che questa è l’occasione nella quale noi dobbiamo riprendere i temi di allora, cui dare attuazione”.
Aggiunge una nota particolare: “Non possiamo dimenticare che Altiero Spinelli aveva intravisto il crollo dell’imperialismo sovietico, e dunque le necessità di accogliere i Paesi dell’est che si sarebbero resi finalmente indipendenti”, portando la comunità a comprendere gran parte del continente.
“Parliamoci chiaro”, aggiunge Dastoli. “È una mera illusione quella di chi pretende di ‘rovesciare il tavolo’ a Bruxelles per ottenere vantaggi o passi avanti. Dopo le prossime elezioni dovremmo infatti avere ancora una maggioranza di grande coalizione, che dovrebbe tenere insieme Popolari, Socialdemocratici, Liberali, cui si dovranno aggiungere i Verdi”. A tale maggioranza sarà affidata la linea dell’Europarlamento, che dovrà poi confrontarsi con le altre istituzioni Ue, Consiglio e Commissione. “Spinelli diceva che in ogni parlamento c’è una minoranza di innovatori, una minoranza di immobilisti e una palude: vince chi conquista la maggioranza della palude. Ed è ciò che fece Spinelli. Federalisti ed euroscettici saranno, entrambi minoranza: occorrerà muoversi per far procedere l’integrazione comunitaria”.
Quali i temi principali sui quali l’Ue si gioca il futuro? “Primo, l’immigrazione. Si vince o si perde – spiega Dastoli – a seconda che si trovi una soluzione plausibile a questo fenomeno. Secondo, il tema dell’ambiente del cambiamento climatico. Questi i due temi centrali, cui ovviamente aggiungere il tema della guerra e della pace, perciò la sicurezza, al quale purtroppo l’opinione pubblica guarda con minore attenzione. Non va infine trascurato il tema dell’allargamento: tra sette o otto anni potremmo avere una comunità di 36 Paesi e l’Europa non potrà funzionare con le regole attuali”.