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FOTO Comunanza, “Giovani e lavoro per nutrire la speranza”: Il vescovo Bresciani incontra lavoratori, imprenditori e studenti

COMUNANZA – Emarginare l’individualismo che oggi regna nel quotidiano, creare sempre più luoghi di incontro e di ascolto tra giovani ed imprenditori, costruire reti di accompagnamento per ragazzi e giovani verso le scelte migliori per il proprio futuro. Sono queste alcune delle riflessioni emerse dall’ incontro che si è tenuto sabato 13 Maggio a Comunanza dal titolo “Giovani e lavoro per nutrire la speranza“. L’appuntamento, promosso dall’Ufficio Diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro e della Cura del Creato della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, è stata organizzata in occasione della festa di San Giuseppe Lavoratore ed ha registrato la presenza del Vescovo Diocesano, Mons. Carlo Bresciani. L’incontro è stata un’occasione per fare il punto tra diverse realtà istituzionali, scolastiche, imprenditoriali, associative, con la presenza significativa dei ragazzi dell’Istituto Scolastico Interprovinciale dei Sibillini.

Diversi e ricchi gli interventi che si sono confrontati, tra testimonianze di giovani studenti, lavoratori, rappresentanti delle Amministrazioni locali e scolastiche, imprenditori e responsabili del terzo settore, in un dialogo non certo esaustivo, ma che ha fornito molteplici spunti di riflessione sulla realtà lavorativa locale e sulle sue esigenze.

Ha aperto i lavori Franco Veccia, responsabile dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro e della Cura del Creato, il quale ha spiegato il significato dell’evento e le sue aspettative.

A seguire è intervenuto il sindaco di Comunanza, Alvaro Cesaroni, il quale, nella veste di imprenditore, ha presentato l’Italia come fanalino di coda in Europa per quanto concerne il mondo del lavoro. Incrementa infatti il numero dei Neet (Not in Education, Employment or Training), ovvero di giovani tra i 15 e i 29 anni che non sono occupati né sono inseriti in un percorso di istruzione o di formazione. Aumenta inoltre del 12% il numero dei giovani che passano da un full time a un part time. Come si spiega tutto questo? Il lavoro non è più un valore?

Per la dirigente scolastica, dott.ssa Alessia Cicconi, «la scuola è fondamentale per intercettare i bisogni che i ragazzi hanno nel cuore, ma – come sottolinea papa Francesco – ‘non ci si salva da soli’, e tutti noi, di fronte a questi temi, dobbiamo essere uniti in una grande comunità educante, non lasciando sole la scuola o le famiglie.

Per il sindaco di Force, Amedeo Lupi, “non basta uno strumento solo da mettere in campo”. Le Diocesi, in questo senso, possono fare molto, offrendo supporto per strategie e sperimentazioni.

Don Luca Rammella, parroco di Comunanza, ha fatto riferimento alla parabola dei talenti come guida per orientarsi nel mondo del lavoro. “Avere consapevolezza delle proprie capacità è fondamentale – spiega -, così come la dimensione della fatica per raggiungere i propri obiettivi. Oltre a questo è importante anche conoscere i mutamenti del mondo che ci circonda e non rimanere mai fermi”.

I rappresentanti della Croce Rossa Italiana, Valeria Corbelli, e della Protezione Civile, Ermanno Vittori, hanno sottolineato che dobbiamo riuscire ad emarginare l’individualismo che oggi regna nel quotidiano. Sulle eccessive aspettative che i giovani si creano sul proprio lavoro, hanno ribadito che “il lavoro non è il fine, bensì uno strumento che opera all’interno della propria dimensione vocazionale”.

A seguire ha preso la parola il responsabile della Pastorale del Lavoro dell’Unità Pastorale di Comunanza-Force-Montemonaco, Luigi Passaretti, lo storico presidente della CNA di Ascoli Piceno, che ha introdotto i presenti alle testimonianze di giovani studenti e lavoratori: Emanuele Pace, Paolo Basili, Danilo Conti, Alessio Giannini, Fabio Carassai, Elisa Chiaramarini, Domenico Pagarocchi, Luigi Arrà e Michele Fiacconi, presidente del movimento Giovanile di Comunanza.

Sono poi intervenuti numerosi imprenditori, a partire da chi molto generosamente ha ospitato l’evento, ovvero Pietro Chiaramarini, poi Arianna Censori, Andrea Passaretti, Tod’s, Selettra Claudini, Massimiliano Trobiani.

Ha infine concluso gli interventi il nostro Vescovo Carlo Bresciani, il quale ha affermato: “Nonostante le tante difficoltà, dobbiamo credere e diffondere la speranza all’interno delle nostre comunità locali. Ci auguriamo che tutto ciò promuova una nuova primavera economica e sociale per il nostro territorio diocesano, fatta di buone relazioni tra persone, che emargini l’individualismo che oggi regna nel quotidiano. Se così sarà, avremo dato alla festività del patrono dei lavoratori il suo giusto significato”.

A conclusione della giornata è stata celebrata una Santa Messa presieduta dal Vescovo Bresciani.