- L'Ancora Online - https://www.ancoraonline.it -

Castignano, le origini della Agrizucchera risalgono al 1920

Avvinamenti Gastronomici

CASTIGNANO Castignano è un comune della provincia di Ascoli Piceno situato tra le valli del Tesino e del Tronto in un’area collinare caratterizzata dalla presenza di calanchi. Castignano possiede uno dei centri storici, di impianto medievale, meglio conservati della provincia di Ascoli. L’origine del nome sembra derivare dal bosco di castagni esistente nella zona e del quale parla anche lo scrittore Plinio che dovevano in epoca antica circondare questo centro abitato. Il paese oggi riconosciuto anche per il suo Anice verde, nella metà di agosto, rievoca una manifestazione storica, Templaria, in cui i Cavalieri del Tempio o Templari costituivano un famoso Ordine religioso e militare.
La Società Agricola Zucchera, nasce nel 2010 sulle orme di una realtà contadina più che centenaria, immersa nel panorama dei calanchi di Ripaberarda di Castignano nella provincia di Ascoli Piceno. Il punto di forza è la coltivazione biologica, di cui si custodiscono fedelmente i principi e la tradizione.
I prodotti rappresentanti sono gli Olii Extravergine di Oliva fortemente voluti in lavorazione biologica e l’allevamento di carni di primissima qualità.
Già nel 1920, oltre alla coltivazione dei campi, la famiglia Silvestri si gestiva un frantoio di vecchie tradizioni, con la macina di travertino monoruota, movimentato da un cavallo ed un asino rispettivamente bendati. La pasta veniva messa su dei fiscoli a sacco che, posti su una pressa di legno, venivano pressati a mano con l’ausilio di leve e cugni. Il mosto, una volta estratto, veniva posto su vasche in muratura e fatto riposare; l’olio si separava per affiorazione, veniva poi raccolto da mano esperta con un apposito piatto e si conservava su delle vasche di travertino.
Il risultato dell’alta qualità dell’olio di oliva è il risultato di un sistema di tipo continuo a due fasi dove, le olive vengono lavate e defogliate, frante ed inviate alla gramolatrice. Questa tipologia di lavorazione ha portato ad avere due varietà autoctone di olio come il Sargano, estratto a freddo e caratterizzato da un sapore prevalentemente dolce dai toni delicati e fruttati che si abbina ad ogni tipologia di pesce, crudo o cotto e a carni delicate. L’altra varietà, tipica della regione Marche, è un prodotto che deriva dal succo della tenera Ascolana caratterizzata dalle dimensioni piuttosto grandi e dal colore verde brillante. E’ un olio dolce, dal sapore leggero fruttato con note di amaro e piccante, utilizzato spesso a crudo per impreziosire ed innalzare piatti elaborati. Non mancano gli aromatizzati, vista la posizione geografica, nella produzione di olii al limone e al peperoncino, specialità di alta qualità ottenuti con metodi naturali macinando sia i peperoncini che i limoni freschi insieme alle olive.
Negli anni 30 suddetti, con l’arrivo dei bovini di razza “marchigiana”, ottenuta da un incrocio della “piemontese”, “romagnola” e “chianina”, si optò per l’allevamento di tale razza autoctona che ad oggi, insieme ai suini, caprini e avicunicoli rappresentano la selezione di qualità della famiglia Silvestri.