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Madonna Immacolata, a San Benedetto anche quest’anno si ripete il Voto cittadino

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Purtroppo anche le catastrofi fanno parte della storia dell’umanità, di fronte alle quali l’uomo è costretto ad ammettere il proprio limite e la propria inefficienza. Catastrofi naturali e quelle procurate dall’uomo stesso nel suo desiderio di dominio o di negligenza. Di fronte a questi eventi, allora, ci si interroga per cercare le ragioni ed eventualmente i rimedi. Il più delle volte questi fatti sono interpretati come una punizione divina quasi un continuo di quella originale da cui si fanno seguire tutti i mali della nostra esistenza.
Così dovette apparire quel “Cholera morbus” che nel luglio del 1855 mieté vittime a centinaia nella nostra città di S.Benedetto. Un’epidemia colerica devastante che ridusse drasticamente la popolazione sia per i morti sia per i molti che fuggirono in località più sicure; nocque alla stessa economia per aver colpito proprio durante il periodo turistico. Gli interventi dell’autorità sanitarie, i provvedimenti sull’igiene, le disinfestazioni anche drastiche non riuscirono ad arginarne il morbo che ogni giorno si faceva sempre più minaccioso. Il popolo e con esso le Autorità cercarono una spiegazione su un atteggiamento di indifferenza mostrato dalla città, così presa da beghe interne, in quell’8 dicembre del 1854 in cui il Papa Pio IX aveva proclamato il dogma dell’Immacolata, cui aveva fatto seguito grandi festeggiamenti nel mondo cristiano. Fu allora che il Governatore della città, interpretando il volere popolare, insieme a tutti componenti il Consiglio, si portò dinanzi all’altare di Maria Santissima Addolorata, venerata nell’antica Pieve e dopo aver chiesto “perdono, fece voto in questo tempio dinanzi alla Vostra Sacra Immagine di festeggiare il giorno che ricorda il Vostro Immacolato Concepimento coll’assistere ad un Sacrifico Solenne, ed intervenire ad una Processione, che vogliamo si esegua in perpetuo anche dai Nostri Successori”. Fu promesso anche “ di esporre alla pubblica venerazione un dipinto”, che poi fu cambiato in una statua che ancor oggi si venera nell’antica Chiesa.
La cronaca del tempo riporta che quasi miracolosamente il “Cholera morbus” cessò di infierire sulla città, la quale continua, dopo 167 anni (sospeso solo nell’anno dello sfollamento e ridotto nell’imperversare del Covid-19), a tener fede a quel voto.

La partecipazione alla Novena dell’Immacolata è veramente un fatto cittadino, tanto che ogni mattina, fino dalle prime luci dell’alba, una vera folla sale sulla Chiesa, posta al Paese Alto, per partecipare all’Eucaristia. Anche la Processione vede un gran concorso di gente, al termine, come da tradizione, il Sindaco, pro tempore, rinnova la supplica, affidando la città alla Vergine Immacolata. Pietro Pompei