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Montalto delle Marche, il sindaco Matricardi al vescovo: “Grazie per essere stato uno di noi”

MONTALTO DELLE MARCHE – Si è conclusa domenica 20 novembre la visita pastorale del vescovo Carlo Bresciani nella parrocchia Santa Maria Assunta di Montalto delle Marche. La comunità, guidata dal parroco don Lorenzo Bruni, ha ricevuto la visita di Bresciani nei giorni 17, 18, 19 e 20 novembre.

Adriana Luzi, ministro straordinario dell’Eucarestia, racconta: “Il vescovo Carlo è rimasto con noi per quattro giorni che sono stati davvero molto intensi per la nostra comunità. Sebbene siano volati in fretta, infatti, tante sono state le realtà che il nostro vescovo ha avuto modo di incontrare. Nella mattinata di giovedì ha visitato gli ospiti della Casa di Riposo che si trova nel nostro territorio, celebrando con loro la Santa Messa. Nel tardo pomeriggio dello stesso giorno, accompagnato dal nostro parroco don Lorenzo, ha voluto incontrare le due società sportive calcistiche del nostro territorio: l’FCR Montalto e l’Atletico Porchia. Dopo un breve discorso, nel quale ha sottolineato il valore dello sport di squadra, quello ‘fatto bene’, ha concluso l’incontro con una preghiera comune e la benedizione sulle due compagini.”

Venerdì c’è stato l’incontro che, per me, che sono un’insegnante, è stato il più bello in assoluto – prosegue Adriana che è anche vicepreside dell’Istituto Comprensivo del paese – il vescovo, infatti, ha visitato le nostre scuole e ha celebrato la Santa Messa per gli alunni, i docenti ed il personale ATA dei tre plessi di Montalto dell’IC Rotella Montalto e per i bambini del Nido Pollicino di Montalto. Abbiamo vissuto un bellissimo momento! Gli alunni della Scuola hanno animato l’intera celebrazione: con i canti, diretti dal prof. Emiliano Finucci; con le preghiere dei fedeli, preparate dalla classe 2B con la supervisione della prof.ssa Del Zompo Silvia, docente di religione; con la processione offertoriale fatta dai ragazzi della Primaria e della Secondaria nella quale è stata offerta dalla Scuola al vescovo una pianta di mandarino. Questa la preghiera che accompagnava il dono: ‘Padre buono, insieme al pane e al vino, cibo e bevanda della nostra salvezza, noi insegnanti poniamo ai piedi del tuo Santo altare una piccola pianta che vuole rappresentare ogni alunno che tu, come dono prezioso, ci hai affidato. Insegnaci ad innaffiarla tutti i giorni con amore e dedizione perché ognuno di questi piccoli e fragili arbusti cresca e si fortifichi sempre più, e, con la tua benedizione, possano diventare forti come alberi: uomini e donne cioè pronti ad affrontare le sfide che la vita porrà loro dinanzi’. Dopo il caloroso ringraziamento della dott.ssa Luigia Romagni, la nostra Dirigente Scolastica, al vescovo Carlo, lo stesso ha voluto sottolineare la compostezza e l’attenzione che tutti gli alunni dei tre Plessi e del Nido hanno avuto durante la celebrazione. Al termine ha anche visitato la Scuola dell’Infanzia e la segreteria dell’IC Rotella Montalto.”

“Nel pomeriggio – racconta ancora Adriana – tutti i ragazzi del catechismo si sono recati in Chiesa per un momento di preghiera e confronto con il Vescovo Carlo: tutti i bambini e i ragazzi hanno apprezzato la disponibilità e la semplicità con cui il nostro Pastore si è fatto piccolo tra i piccoli. In serata il Coro La Cordata ha accolto, presso la propria sede, il vescovo Carlo, il quale, dopo aver assistito alle prove, accompagnato da don Lorenzo (anche lui corista), si è fermato per un momento conviviale e per un confronto con i coristi.”

“Nella giornata di sabato – conclude Adriana – ci sono stati gli incontri con le istituzioni civili: il vescovo si è recato prima presso il Comando della Stazione dei Carabinieri per un saluto a tutti i carabinieri presenti, poi presso Palazzo Paradisi, dove è stato accolto dal sindaco Daniel Matricardi, dalla Giunta e da tutto il Consiglio Comunale. Durante il dialogo con Sua Eccellenza sono stati trattati vari temi che spaziano dalla sistemazione post sisma dei beni ecclesiastici nel territorio comunale alla piaga dello spopolamento nelle aree interne e ai problemi che ne conseguono sia a livello ecclesiastico sia a livello sociale e civile, oltre alla situazione post Covid.”

La visita pastorale si è conclusa con la Messa di Domenica delle ore 11:30 a cui ha partecipato anche il sindaco del paese, Daniel Matricardi. Il primo cittadino ha presentato a Bresciani alcune associazioni di volontariato in rappresentanza di tutte quelle presenti sul territorio. Queste le parole che il vescovo Carlo ha rivolto alla comunità montaltese durante la sua omelia: “Come ha ricordato il sindaco nel suo saluto iniziale, per ripartire e affrontare alcune situazioni difficili, è necessario trovare la forza in qualcosa o in qualcuno, Dunque noi dove troviamo questa motivazione ad agire? La risposta è nella Parola di Dio che ci dà indicazioni di fede, ma anche di vita. Oggi, in particolare, la Parola ci spiega che la vera regalità non risiede nel potere che si impone, bensì nel saper essere fedeli alla Parola da cui viene la vera pace. È qui, nella comunione con Dio, che è alla base della comunione tra noi, che trova fondamento quella ricchezza del volontariato che voi oggi qui rappresentate. Voi siete la testimonianza vivente che solo insieme si dà concretezza a quella giustizia e a quell’amore di cui ci parla la Parola di Dio oggi. Il bene che possiamo fare insieme, infatti, è sempre più grande di quello che possiamo fare da soli. E, laddove la giustizia e l’amore vengono meno, viene in aiuto la solidarietà. Tutti noi siamo chiamati a costruire delle relazioni fatte di solidarietà, sull’esempio di Gesù che si è fatto solidale con noi: da ricco che era, infatti, si fa povero; da re che era, si fa umile. Il Signore ci dà indicazioni non solo con la Parola, ma anche con l’esempio: Egli, infatti, ha affrontato la croce per noi. Dunque come possiamo dire che il cristianesimo sia superato?! È forse superato l’amore di Cristo? È forse superato amare come ha fatto Lui? È forse superato imitare il suo esempio? È forse superato l’amore? No, non può essere così. Che comunità costruiremo senza questo amore? Chiediamo allora il Signore di toccare il nostro cuore con il suo Spirito e di renderlo capace di aprirci ancora di più a Lui e all’altro, costruendo una vera comunità e dando pienezza alla nostra vita.”

Al termine dei riti di Comunione il parroco don Lorenzo Bruni ha preso la parola per ringraziare il vescovo Carlo: “La nostra Basilica Concattedrale racconta la storia lunga della nostra Chiesa Diocesana e ancora oggi si sforza di custodire il dono della fede di generazione in generazione, anche attraverso le preziose realtà che contribuiscono a migliorare la vita quotidiana delle persone nel nostro territorio e che ci ricordano l’impegno a mettere quella fede trasmessa dai Padri dentro le vicende della vita feriale. Oggi qui ne sono rappresentate alcune: l’Avis, la Protezione Civile e la Croce Azzurra, ma ce ne sono molte altre. Un ringraziamento va anche al primo cittadino che in questi giorni ci ha accompagnato in più di un’occasione. Infine un ringraziamento al nostro vescovo Carlo che qui da noi è di casa.”

Terminata la Messa, il vescovo Bresciani si è recato sul ciglio della Concattedrale per benedire due ambulanze. Queste le parole del sindaco Daniel Matricardi: “Siamo stati molto felici di aver avuto il vescovo qui con noi, perché il tessuto della nostra comunità, dopo il terremoto, la pandemia e lo spopolamento, aveva bisogno di essere rinfrancato, soprattutto da punto di vista delle fede. In particolare siamo grati al vescovo per aver voluto vivere concretamente le piccole realtà della comunità. Lo abbiamo sentito uno di noi.”