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La trippa di Rana Pescatrice di Martinsicuro

Rubrica “Storie di Cibo”

MARTINSICURO – La pesca è stata la storia dell’economia di Martinsicuro, per tanti anni la risorsa economica di molte famiglie della cittadina. Trent’anni fa gli armatori di Martinsicuro erano la forza della flotta peschereccia che faceva scalo nel porto di San Benedetto del Tronto, uno dei bacini pescherecci più importanti di tutta la costa adriatica. Negli anni Ottanta la pesca con le lampare era molto diffusa nella zona e molti imprenditori della pesca di Martinsicuro erano impegnati in questo settore, dando impiego a moltissimi abitanti della cittadina». Un tipo di pesca, quella con le lampare, che si svolgeva in estate e permetteva, ogni giorno, di portare a terra centinaia di casse di pesce. Tali imbarcazioni, terminata la stagione estiva, venivano trasformate in volanti per un altro tipo di pesca. Come consuetudine, nella marineria, i migliori piatti venivano preparati ed inventati proprio sulle barche. Tra questi vi è la trippa di rana pescatrice. Questo piatto tipico trova le sue tradizioni tra Martinsicuro e San Benedetto del Tronto, dove la cultura marinara ha sempre legato le due città, grazie alla bravura dei pescatori di proporre sulle loro tavole ciò che il mare mette a disposizione. Ecco così che la trippa di rana pescatrice, pesce di cui il mercato richiede solo la coda ed il resto scartato, viene preparata con la stessa ricetta della trippa alla romana, ottenendo un piatto che poco si discosta da quello tradizionale.

Ingredienti:
Dosi per 4 persone:

1 Kg di Trippa di Rana Pescatrice
2 Carote
1 costa di Sedano
1 Cipolla
1 spicchio d’aglio
Pecorino Romano q.b.
4-5 foglie di alloro
1/2 bicchiere di vino bianco.
300 ml di passata di pomodoro
Foglioline di menta
Olio extravergine di Oliva
Sale e pepe

PREPARAZIONE
Procuratevi della trippa di rana pescatrice, ordinandola dal vostro pescivendolo di fiducia (ci vorranno più pesci). Riscaldate una pentola di acqua salata fino a portarla a bollore, e poi versateci dentro, un po’ di sale, le foglie di alloro. Dopo un minuto aggiungeteci la trippa di rana pescatrice e fatela sbollentare per il tempo necessario affinché risulti morbida (circa 20 minuti). Spegnete, scolatela e lasciatela raffreddare. Poi prendete la trippa e tagliatela a listarelle. Nel frattempo procuratevi un grosso tegame di terracotta, o se non lo avete una casseruola abbastanza profonda. Aggiungete un fondo di olio extravergine di oliva, ed un trito a base di carote, sedano e cipolla. Fate imbiondire il soffritto per circa 5 minuti, poi versateci la trippa a rosolare insieme ad una grattata di pepe nero, delle foglioline di menta ed una spolverata di sale. Mescolare per bene, per far rosolare la trippa di rana pescatrice per qualche minuto, infine sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco. Continuate la cottura fino a completa evaporazione del vino. A questo punto aggiungete la passata di pomodoro, regolate di sale e portate il sugo a bollore. A questo punto