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Lavoro, Stefano Abrugia ci racconta come tanti disoccupati, grazie anche al sostegno della diocesi, hanno trovato nuova speranza


LAVORO
– Sono tempi duri in tutta Italia per il mondo del lavoro. Sentiamo ogni giorno dai media quante persone perdono il posto di lavoro e quante attività fanno fatica a rimanere aperte. Un dramma nel dramma è costituito da quanti perdono il posto di lavoro e,  non essendo giovanissimi, fanno fatica ad essere assunti in nuovi impieghi. Stefano Abrugia, Presidente della Cooperativa Sociale Diogene Multiservice, ci racconta una storia di speranza e di coraggio.

Come è nata la Diogene Multiservice?
L’idea di fondare la cooperativa è nata per rispondere alla domanda di tante persone che come me hanno perso il lavoro in quella fascia di età in cui inizia a essere difficile potersi ricollocare. Dopo i 40 anni, se si perde il posto di lavoro, inizia la disperata corsa per ottenere un nuovo posto e a tanti può capitare di sentirsi dire che si è troppo vecchi. Le alternative allora sono due: o lamentarsi del sistema o accorciarsi le maniche e inventarsi un lavoro ed è proprio questa seconda strada che abbiamo intrapreso io e i miei quattro soci. Confrontandoci sulle nostre esperienze lavorative e sulle capacità di ognuno abbiamo trovato che l’elemento comune era per tutti quello del giardinaggio e così abbiamo unito le forze e messo su la nostra cooperativa che è attiva da due anni.

È stata dura all’inizio?
Fortunatamente questa nuova realtà all’inizio è stata sostenuta sia dalla Diocesi di San Benedetto del Tronto che da quella di Ascoli Piceno che ci hanno dato una mano a decollare. Poi, una volta avviata l’attività siamo riusciti a camminare con le nostre gambe. In particolare mi sono mosso presso le varie amministrazioni comunali del nostro territorio per verificare la possibilità di lavorare con loro. Una buona opportunità di lavoro ci è venuta dal Comune di Grottammare, soprattutto grazie all’interessamento del Sindaco Enrico Piegallini, per il quale –  a partite dal 2019 – 8 mesi all’anno, per una decina di giorni, svolgiamo dei servizi di pulizia e manutenzione dello spazio verde pubblico.

So che le cose sono andate particolarmente bene…
Sì, ci siamo presentati bene e il Comune ha voluto affidarci la cura della parte più bella di Grottammare, ovvero quella dell’incasato e delle zone limitrofe del quale ci occupiamo nel periodo che va da aprile a dicembre. Grottammare si è classificato al quinto posto come uno fra i borghi più belli d’Italia e siamo contenti da parte nostra di aver contribuito col nostro lavoro al raggiungimento di questo importante obiettivo poiché i luoghi dove sono state fatte le riprese, ovvero l’incasato e le zone limitrofe, sono proprio quelle curate da noi.

Per il futuro cosa vi aspettate?
Ci auguriamo che il rapporto che abbiamo con il Comune di Grottammare si possa ulteriormente sviluppare e speriamo di instaurarne con altri Comuni della zona. Siamo in contatto con tutti i comuni della Vallata del Tronto e siamo riusciti ad avere degli incarichi con l’amministrazione di Colli del Tronto e con l’amministrazione di Folignano. Ci siamo proposti anche ai comuni di Giulianova, di Tortoreto e più a nord di Porto San Giorgio. Speriamo che le cose possano evolvere in positivo, anche se attualmente le amministrazioni comunali sono a corto di fondi. Ma la nostra cooperativa è disponibile a instaurare rapporti professionali anche con enti privati.