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Premio nazionale Borsellino, la testimonianza dei ragazzi di Colonnella

 

Di Carletta Di Blasio

Leggi l’articolo: L’incontro dei ragazzi di Colonnella con Luigi Leonardi, sotto scorta da 18 anni

COLONNELLA – “Sono stati due giorni fantastici! E pensare che all’inizio non volevo neanche partecipare perchè, essendo uno dei pochi ragazzi, pensavo di annoiarmi! Invece ne è valsa la pena perchè ho imparato tanto e l’ho fatto insieme ai miei amici di sempre, per giunta in un contesto scolastico ma, allo stesso tempo, gioioso!” Mi dice queste semplici parole –  e lo fa pure con un gran sorriso – Gabriel, uno dei ragazzi della III A della Scuola Media di Colonnella, appena tornato dal teatro Massimo di Pescara, ove ha assistito Sabato 26 Ottobre alla prima delle due cerimonie conclusive del Premio Nazionale Paolo Borsellino 2019 (la seconda sarà a Teramo il prossimo 30 Novembre).

Questo premio, istituito nel 1992 e giunto quest’anno alla 24° edizione, è rivolto alle personalità italiane che si sono distinte per impegno, coerenza e coraggio nell’azione sociale e politica, in particolare nella difesa e promozione di alcuni valori quali la democrazia, la legalità e la libertà. Dunque, grazie alla partecipazione all’evento, fortemente voluta dall’Istituto Comprensivo Corropoli – Colonnella – Controguerra, i ragazzi hanno potuto assistere alla premiazione di numerosi ospiti di grande spessore umano e di alto rilievo sociale, come Franco Gabrielli (Capo della polizia, già Prefetto di L’Aquila e di Roma), Michele Prestipino (Procuratore di Roma), Pasquale Angelosanto (Generale dell’Arma e comandante dei ROS), Leonardo Guarnotta (già membro del pool antimafia con Falcone e Borsellino), Fabrizia Francabandera (Presidente della Corte di appello de L’Aquila), il giornalista Sebastiano Nino Germano (premio per il giornalismo), la Dirigente Scolastica Daniela Morgione (premio per il mondo della scuola) e l’imprenditore Luigi Leonardi (premio per l’impegno civile).

Questa la testimonianza di un’altra alunna, Vittoria: “Per me sabato è stato il giorno della commozione. Spesso capita che, guardando in tv o leggendo sui giornali quello che ci succede intorno, abbiamo la sensazione che il mondo sia tutto immerso nell’illegalità e ci si sentiamo parte di una piccola minoranza. Invece qui, condividendo con tante altre persone dei momenti di riflessione bellissimini e vedendo un video su Falcone e Borsellino, ho pensato per la prima volta che non siamo soli e mi sono commossa. Solo che non volevo piangere ed ho cercato di ricacciare le lacrime; poi però uno dei premiati, il Procuratore di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, ha detto queste parole: “Ragazzi, non abbiate mai paura di avere gli occhi lucidi.” E a quel punto mi sono sentita libera anche di commuovermi: ho provato una sensazione che non dimenticherò mai! Proprio come il giorno prima, quando abbiamo incontrato, a tu per tu, il testimone di giustizia Luigi Leonardi, che è stato intervistato direttamente da noi e che, oltre a raccontarci la sua esperienza di vita, ci ha parlato di bullismo, droga e rispetto per la divisa. Siamo abituati a sentire parlare solo di eroi morti; stavolta invece ne abbiamo ascoltato uno vivo e dal vivo.”

Venerdì 25 ottobre infatti i ragazzi hanno incontrato, presso il cinetaetro di Corropoli, l’imprenditore napoletano Luigi Leonardi, che nell’arco di otto anni ha subìto un sequestro di persona ed una lunga serie di estorsioni dal clan camorrista che lo minacciava di morte, finchè ha deciso di riacquistare la sua dignità e la sua libertà, denunciando ed accettando le conseguenze che questa scelta gli ha procurato, come ad esempio il fatto di vivere sotto scorta.

Molte le testimonianze degli alunni profondamente colpiti dalle parole di Leonardi.

Tommaso afferma: “Da sempre penso che la mafia sia un male incurabile ed ammiro molto le persone che, pur avendo visto la morte in faccia, non si sono fermate, bensì hanno continuato e continuano a portarci le loro testimonianze con coraggio. Sentendo le parole di Leonardi, per la prima volta ho pensato che forse la mafia si può sconfiggere.”

Dello stesso parere Nicole, anche lei travolta dall’entusiasmo e dalla speranza contenuta nelle parole sincere di Leonardi: “La criminalità è un male da estirpare. Ammiro molto il lavoro di queste persone perchè  mettono in gioco la loro vita per la giustizia e mi danno molta speranza: io credo che un giorno la criminalità organizzata sarà solo un lontano ricordo, anche grazie all’impegno di noi ragazzi.  Ho speranza in questo: mi fido di quelli che si ribellano ed un sistema corrotto ed ingiusto”.

Gloria ha tratto dall’incontro con Leonardi molta forza e soprattutto il monito a mettere in campo un impegno civile concreto: “Ciò che io ho compreso in questi due giorni è che la Mafia inizia dove finisce la dignità dell’uomo. Dunque è fondamentale ricostruire tutta la nostra società cominciando dagli esempi giusti e coerenti che ci daranno gli adulti. Quindi spero che noi giovani saremo i portatori sani di libertà nella legalità, dato che è la mafia a rendere schiavi”.

Ed è lo stesso messaggio che anche Eleonora ha compreso e fatto suo:  “Sono rimasta molto colpita dalla freddezza di Luigi Leonardi che, nonostante le minacce e la sfiducia da parte della famiglia, ha avuto lo stesso il coraggio di denunciare la mafia alle forze dell’ordine, consapevole delle ritorsioni che avrebbe avuto in seguito. Sentirlo parlare mi ha dato forza e mi ha convinta che, qualora dovessi trovarmi un minimo in difficoltà, dovrei battermi con la stessa forza che ha avuto lui”.

Grande soddisfazione da parte della Prof.ssa Clarice Tomassini (referente area legalità dell’Istituto) e della Prof.ssa Colomba Mazza, che ha accompagnato i ragazzi in entrambe le giornate e che ribadisce l’impegno dell’Istituto a favore della legalità, spiegandone le ragioni: “Proprio come ha detto il compianto giudice Caponnetto, “la mafia teme la scuola più della giustizia” e noi insegnanti, impegnati in prima linea, crediamo nel ruolo della Scuola, luogo privilegiato della legalità; una Scuola che fornisce ai ragazzi le competenze per pensare con la propria testa.”

Il percorso che l’Istituto sta vivendo nella lotta alle mafie ed a favore della legalità è iniziato ben 5 anni fa e continua ad essere ricco dunque di momenti e di incontri significativi: il prossimo ci sarà il 30 Novembre a Teramo con la seconda ed ultima giornata conclusiva della XXIV edizione del Premio Nazionale Paolo Borsellino, in cui, fra gli altri, verrà premiata la Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Corropoli – Colonnella – Controguerra, la Prof.ssa Manuela Divisi, proprio per l’impegno profuso in questi anni nel promuovere i valori di legalità, giustizia e libertà nella scuola da lei diretta.