Mario Passamonti
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nel musical portato in scena dalla “Bottega di Antonio” emerge la grande passione che ha guidato San Paolo, l’apostolo delle genti.
“Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio” è l’estrema sintesi, la quintessenza del pensiero Paolino che illumina il percorso di vita del Santo e pervade l’intero spettacolo: è la storia del persecutore, che diventa perseguitato, del tutore della legge che si scioglie nell’Amore.
Il Musical “Fino al terzo cielo”, cui abbiamo assistito martedi 18 aprile al Teatro concordia, ha tracciato con leggerezza ma in profondità le contraddizioni dell’uomo vissute sempre nella ricerca del bene che alla fine ha identificato in Gesù. Un percorso interiore che poi diventa esteriore e spinge Paolo fino ai “confini” del mondo conosciuto a quei tempi, viene esaltato nello spettacolo dalle diverse espressioni artistiche che ne colorano e ne sfumano i tratti; le musiche ed i canti, di immediato impatto emotivo, i balletti che con eleganza tratteggiano alcuni quadri di vita vissuta, i dialoghi dei vari personaggi, che mostrano i tormenti interiori e gli scontri fra culture e religioni.
I ragazzi della Bottega di Antonio hanno dato una prova di maturità riuscendo ancora una volta ad emozionare il pubblico presente, offrendo uno spettacolo corale dove ciascuno ha potuto esprimere il proprio fervore artistico.
Trova conferma anche la validità del percorso intrapreso dagli animatori dell’oratorio della Parrocchia Sant’Antonio di Padova, che attraverso la messa in scena del musical hanno trovato la giusta armonia tra educatori e ragazzi; lavorando insieme per un obiettivo comune ci si educa al sacrificio, all’attenzione a chi ci sta accanto ed all’ascolto di chi ha la responsabilità di guidare la macchina artistica.
Dopo il debutto al teatro Concordia la Bottega di Antonio è pronta a realizzare nuove repliche dello spettacolo. La prima data è fissata per l’8 giugno nell’ambito della festa del quartiere San’Antonio a San Benedetto del Tronto.
