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Prima giornata degli “Incontri Spiritualità Eucaristica”: Eucarestia è accoglienza

La prima giornata del ciclo degli “Incontri Spiritualità Eucaristica” che ha avuto come tema “Accogliere: eucarestia è accoglienza”, si è svolta presso il Santuario Madonna della Consolazione a Montemisio (Rotella – Ascoli Piceno) alla presenza di Sua Eccellenza Monsignor Giovanni D’Ercole.

Sua Eccellenza ha introdotto l’argomento citando la prima lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi. San Paolo rimprovera i cristiani di non recarsi a Messa per il proprio arricchimento spirituale, di non coltivare il senso dell’attenzione verso Gesù e gli altri, ma di incentivare egoismo e divisioni tra loro. San Paolo esorta a partecipare all’eucarestia creando una grande accoglienza perché solo in questo modo si ha veramente fede e mette sé stesso al servizio del Signore.

Monsignor D’Ercole riprende i discorsi dell’apostolo e ribadisce: “L’eucarestia deve essere una scuola di accoglienza e di attenzione verso gli altri. Oggi ciò che condiziona le relazioni è l’individualismo, e l’eucarestia è il farmaco che guarisce da esso e insegna a relazionarci con gli altri. Quando riceviamo l’eucarestia la prima accoglienza è Gesù e impariamo come Egli ci ama. Nell’attuale epoca dell’individualismo esagerato, l’eucarestia ci fa sentire meno soli perché Gesù viene dentro di noi per far prevalere il bene e sanare le nostre ferite”.

Inoltre, dispensa due consigli per il nostro atteggiamento in chiesa: genufletterci dinanzi all’altare, non sedersi immediatamente ma porsi in disparte per preparare la nostra accoglienza nella Casa del Signore e non fuggire velocemente al termine della funzione ma fermarsi per qualche attimo di raccoglimento su ciò che abbiamo udito ed imparato.

Conclude introducendo il tema dell’adorazione, strettamente connesso all’accoglienza: “L’adorazione è il proseguo naturale della celebrazione eucaristica e significa «accogliere». Essa si esprime secondo la mentalità orientale e secondo quella occidentale. Nella mentalità orientale si mette in luce un fattore importante: bisogna conservare in maniera costante e permanente il contatto con Dio. In occidente la parola «accoglienza» ha il significato di «bocca, bacio» cioè è un atto di amore, è sentirsi amati e baciati da Gesù e questo lo esterniamo attraverso il rito dell’eucarestia che è accoglienza nel nostro cuore degli altri e del Signore”.

L’incontro si conclude con l’adorazione guidata e la celebrazione della Santa Messa.