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Vendita case popolari, ERAP e Comune a confronto con i residenti

 

 

 

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La decisione della Regione, tramite l’Ente regionale per l’edilizia popolare – ERAP, di mettere in vendita una quota del patrimonio edilizio e le possibili conseguenze per gli assegnatari che vi abitano sono state oggetto di un incontro, svoltosi il 15 gennaio in sala consiliare a San Benedetto, tra i circa 100 residenti nelle case popolari di zona Ragnola che hanno ricevuto la relativa lettera, l’ERAP, rappresentato dal direttore Sauro Vitaletti e dal dirigente Mirko Trapè, la Regione, rappresentata dal consigliere Fabio Urbinati, l’Amministrazione comunale, presente con il sindaco Giovanni Gaspari e l’assessore alle politiche sociali Margherita Sorge.

In apertura, il Sindaco ha tenuto a rassicurare gli assegnatari, spiegando che la lettera costituisce un adempimento necessario a dare loro l’opportunità di valutare l’acquisto dell’immobile ma, nel caso in cui non si aderisse alla proposta, nessuno dovrà lasciare la sua casa in caso in cui questa venisse messa sul  mercato.

Vitaletti ha poi spiegato che è la norma a impedire che possano subire la mobilità persone anziane o famiglie con disabili, ma anche negli altri casi un eventuale provvedimento dovrebbe passare da un’intesa con il Comune. E a tale proposito, sia il sindaco Gaspari sia l’assessore Sorge hanno ribadito che il Comune non acconsentirà mai a che gli abitanti possano essere spostati altrove.

Su richiesta dei residenti, sostenuta dall’Amministrazione comunale, l’ERAP ha confermato che al più presto i due Enti sottoscriveranno un’intesa in cui verrà formalizzato il vincolo alla inamovibilità degli assegnatari degli appartamenti interessati dal processo di alienazione e che agli stessi sarà inoltrata una nuova comunicazione per definire meglio tutti gli aspetti della vicenda.

Rispondendo alle obiezioni di chi ritiene troppo alti i prezzi proposti, calcolati sulla base dei valori fissati dall’Ufficio del Territorio dell’Agenzia delle Entrate, il consigliere regionale Urbinati ha spiegato: “Sono circa tremila gli appartamenti che l’ERAP intende vendere in tutte le Marche. Quando scadranno i termini per consentire agli aventi diritto di accettare la proposta di acquisto, sarà nostro dovere valutare gli esiti e capire se è necessario rivedere i valori in base al numero di risposte positive ricevute nelle diverse zone del territorio regionale. L’obiettivo della Regione è infatti quello di ricavare più fondi possibili da reinvestire in nuova edilizia popolare”.

Nel corso della stessa riunione, l’ERAP ha annunciato che entro pochi mesi, grazie allo sblocco di fondi del Piano casa regionale, a San Benedetto si potranno ristrutturare 18 appartamenti attualmente sfitti che il Comune potrà poi riassegnare utilizzando la vigente graduatoria degli aspiranti assegnatari.