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Suore oblate conclusi gli incontri “Le relazioni che cambiano”: Prof. Tosoni “siamo arrivati al baratro della non comunicazione”

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DIOCESI – Si è tenuta nella serata di giovedì, 28 maggio, il terzo ed ultimo incontro del corso di formazione per volontari “Il cantiere: Le relazioni che cambiano” organizzato dalle suore oblate presso la comuntà accoglienza “Casa Irene”.

Relatrice della serata la Prof. Biancarosa Tosoni, una psicoterapeuta e sessuologa che ha lavorato anche nel campo della tossicodipendenza, come dirigente SERT.

Durante l’incontro la Tosoni ha focalizzato l’attenzione su quello che oggi è il rapporto di coppia con particolare attenzione alla comunicazione e alla sessualità e su come questo rapporto si riflete sulla formazione dei figli, su quello che saranno da adulti e quindi sui rapporti che avranno con gli altri. Oggi i ragazzi cercano l’accettazione, cercano qualcuno che li accetti fisicamente e questo li porta a vivere la sessualità in maniera precoce e senza emozioni, senza imparare che l’amore non è possesso, non è controllo sul partner ma è un dare ed un avere. In particolare la prof. Tosoni ha sottolineato:”Non siamo più abituati alla comunicazione, siamo arrivati al ‘baratro della non comunicazione’. Bisogna capire quello che l’altro desidera e saper chiedere aiuto. Bisogna farsi vedere sereni e dare serenità ai bambini“.

Al termine della relazione, insieme alle suore oblate e a Casa Irene, si è riflettuto sul fatto che le “ultime delle ultime”, le prostitute, vengono considerate un oggetto da triturare e da demolire: come accompagnare ragazze che vivono questa esperienza? Possiamo, noi, diventare una presenza, operare all’interno dei nostri contesti sociali in questo senso? Non è una questione di moralismi. È una questione di ristabilire delle relazioni in tal senso: accompagnare le ragazze sì, ma è necessario che non è solo verso le ragazze ma anche verso tutta una società che bisogna guardare, perché la prostituzione è uno specchio di quello che sono le relazioni che abbiamo e su questo siamo interrogati e stimolati a dare il nostro contributo.