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A tu per tu con Vincenzo Rossi

VincenzoDi Fatima Orefice

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Abbiamo intervistato Vincenzo Rossi artista di San Benedetto del Tronto.

Cosa sognavi di fare da bambino?
Sin da piccolo mi sarebbe piaciuto diventare insegnante di storia dell’arte.
Anche i miei professori delle scuole medie colsero questa mia propensione e quindi mi consigliarono di inscrivermi all’indirizzo artistico per quanto riguardava le scuole superiori.
Purtroppo però con la convinzione che l’arte non producesse grande guadagno decisi di iscrivermi all’istituto tecnico commerciale.

Com’è nata la tua passione per l’arte?
Per quello che ricordo questa passione è nata con me, avevo sempre piacere di manipolare i vari materiali come ad esempio il pongo o il das per poi arrivare a forme concrete, per esempio la mia prima opera se cosi si può chiamare fu proprio una scultura fatta di das rappresentante una sorta di trofeo purtroppo però per la deperibilità del materiale non ho potuto conservarla.
Col crescere ci fu poi la scoperta dei colori nei vari materiali e da qui la mia passione per la pittura

3) A quale artista ti ispiri maggiormente?
assolutamente Caravaggio.
Perchè è stato il precursore della rappresentazione della realtà quotidiana nelle proprie opere e perchè osservandone alcune ad esempio l’incredulità di S.Tommaso lo spettatore è portato naturalmente ad assumere l’espressione dei vari personaggi.

Cosa cerchi di trasmettere attraverso le tue opere?
Con le mie opere tento di trasmettere emozioni allo spettatore attraverso le sfumature della quotidianità utilizzando colori che puntino a sottolineare e ad esaltare la bellezza dei soggetti. Ed è proprio questo connubio di colori che genera emozioni a me per primo e che mi auguro poi susciteranno altrettanto a chi guarda

Cosa provi quando dipingi opere di arte sacra? provi emozioni differenti rispetto ad opere laiche?
Sono assolutamente emozioni diverse, entrambe molto intense.
Nel momento in cui ci si trova a riprodurre momenti che possiamo ritrovare nelle scritture pur essendo libero come artista sicuramente ho bisogno di rimanere legato alla tradizione, mentre nelle opere laiche c’è maggiore libertà

Progetti futuri?
Ho in programma una mostra personale per l’estate 2015 che si terrà nella torre dei gualtieri al paese alto in cui esporrò non solo quadri ma anche sculture in diversi materiali come ad esempio in marmo travertino.
poi come sempre mi dedicherò alla ricerca di nuovi materiali per trasformarli in arte.

Targa