Storie di Cibo

Il borgo medievale di Montedinove sorge sulla cima più elevata della catena di colli marchigiani, godendo di una vista che spazia dalla costa adriatica ai Monti Sibillini, dal Monte Conero al Gran Sasso d’Italia. La sua quota altimetrica lo pone tra i paesi della Comunità Montana dei Sibillini. Numerose sono le ipotesi proposte dagli studiosi riguardo all’origine del nome. Una lo legherebbe al “Monte dei nove colli o contrade”, che appaiono raffigurati sullo stemma comunale e un’altra a “Monte delle nuove” intese come novelle, novità, che in passato si trasmettevano con segnali dalle alture.
E’ una delle città in cui viene prodotta la mela rosa dei monti Sibillini, una mela piccola, rugginosa e schiacciata alle estremità, poco bella a vedersi, ma dal sapore unico, dolce e acidulo allo stesso tempo. La mela è diventata presidio Slow food nel 2000 grazie all’interessamento della comunità montana dei monti Sibillini dedicandole, ogni anno, una festa di paese cercando di valorizzarla. E’ una specie di mela che cresce senza problemi e non necessita di particolari trattamenti per essere coltivata, si può definire una mela naturalmente biologica. La caratteristica principale è proprio la durevolezza, colta ad ottobre si conserva fino ad aprile. Con il passar del tempo però la coltivazione di questa piccola mela è andata scomparendo perchè la richiesta di un frutto piccolo e anche “poco bello” da vedere non le ha permesso di confrontarsi con le belle mele grandi e lucide che invece si vendono nei vari supermercati e che catturano la vista del consumatore. Per fortuna la comunità Montana dei Monti Sibillini ha ripreso la coltivazione di questa mela grazie a qualche vecchissimo albero sparso nei comuni di produzione. Un piatto identificativo di questo paese, presente in quasi tutti i menù dei ristoranti della zona, è il risotto alla mela rosa dei sibillini.

Ingredienti

400 gr di riso
3 mele rosa dei Sibillini
30 gr di burro
mezzo bicchiere di latte
50 gr di pecorino dei Monti Sibillini o parmigiano reggiano
brodo vegetale o di carne
scalogno o cipolla
sale e olio e.v.o. q.b.

Preparazione

Tritare lo scalogno e rosolarlo con il burro, mettere il riso (preferibilmente Carnaroli o Vialone Nano), e tirarlo con il brodo.
Proseguire mescolando e aggiungendo il brodo. A metà cottura aggiungere le mele tagliate a dadini, dopo averle fatte rosolare in una padella con un po’ d’olio EVO e del sale.
Versare mezzo bicchiere di latte e il formaggio grattugiato (parmigiano reggiano o pecorino) regolando di sale e amalgamando l’onda.

Volendogli dare una visione più gourmet…
Servire su un piatto piano, con una grattata di mela rosa, dei piccoli fiori eduli ed una piccola fettina di mela essiccata.

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