COLONNELLA – “Oggi la Parola di Dio ci parla del grande cuore di Gesù, che mentre sta morendo sulla croce, si preoccupa di sua madre e di Giovanni. In questo racconto del Vangelo c’è il nucleo centrale del cristianesimo. Oggi siamo qui a fare festa in onore di Maria Santissima del Suffragio a cui siamo molto devoti. La devozione è certamente importante, ma ancora più importante è il cuore che mettiamo nei nostri comportamenti e nelle nostre azioni. Come confraternite, siete chiamati a prendervi cura prima di tutto di voi, tra confratelli, poi anche della vita cristiana. Questa, infatti, ovvero la vita cristiana, non la viviamo da soli, ma come comunità. E siamo comunità soltanto quando sappiamo riconoscerci fratelli gli uni gli altri, senza cedere alla tentazione di dominare l’altro. Maria fa così. Gesù fa così. Attraverso l’esempio di Maria, che si rende disponibile, e attraverso l’esempio di Gesù, che ci mostra il vero volto di Dio, siamo chiamati a prenderci cura degli altri. Fiduciosi nel Dio che ci accompagna lungo la via, affidiamoci, dunque, alle mani di questa Madre che oggi festeggiamo, sapendo di trovare il Lei una guida al nostro cammino, una guida dolce, ma sicura e forte, che ci conduce alla vera vita.” – È con queste parole che il vescovo Carlo Bresciani si è rivolto alla numerosa folla accorsa domenica 10 luglio alle ore 11:00 a Colonnella, presso piazza del Popolo, in occasione della festa di Maria Santissima del Suffragio che quest’anno ha ospitato anche il IX Raduno delle Confraternite di Marche ed Abruzzo organizzato da Guerino Reganatini, Priore della Confraternita in loco che porta proprio il nome della Madonna.

Presenti, oltre al vescovo Bresciani e al diacono Walter Gandolfi, tutte le massime autorità religiose e civili di Colonnella: don Dino Straccia e Domenico Maria Feliciani, rispettivamente parroco e diacono delle Parrocchie San Cipriano e San Giovanni Evangelista di Colonnella; Biagio Massi e Mirella Pontuti, rispettivamente primo cittadino e vice sindaca del paese; il tenente Bruno Cicchi, Comandante dei Vigili Urbani; il luogotenente Dino Milazzo, Comandante della locale Stazione dei Carabinieri. Presenti inoltre anche alcuni sacerdoti e diaconi delle Parrocchie delle Confraternite ospiti, che hanno concelebrato la Santa Messa: don Olivio Medori, archivista della Diocesi di Fermo e parroco di Montottone e Monsanpietro Morico; Vittorio Fiumana, diacono della Diocesi di San Marino Montefeltro.

La mattinata si è aperta con l’arrivo della Banda della città di Ancarano
e la Messa delle ore 8.30. Alle ore 10:30, dalla tenuta D’Ambrosio, sono giunte in piazza le tradizionali carrate di grano che sono state benedette dal parroco don Dino Straccia. Presenti molti colonnellesi in abito tradizionale abruzzese appartenenti al Gruppo Folkloristico Ruralia, capitanato dalla signora Piera Di Felice. Presente anche una piccola rappresentanza dell’Associazione Truentum che, in considerazione delle perdite subite nell’ultimo anno e delle precarie condizioni di salute della sua fondatrice Antonietta D’Ambrosio, ricordata anche dal parroco durante le preghiere dei fedeli, ha preferito partecipare in forma ridotta ai festeggiamenti.

Alle ore 11.00, la Santa Messa presieduta dal vescovo Carlo Bresciani, è stata intensa e ricca di momenti da ricordare. Oltre all’accoglienza nella confraternita colonnellese del nuovo membro Luigi Moretti, particolarmente sentito sono stati il saluto e il ringraziamento che il priore Guerino Reganatini ha rivolto prima al vescovo Bresciani e poi ai confratelli provenienti da altre parrocchie abruzzesi e marchigiane. In tutto 22 i gruppi presenti, distribuiti equamente tra le province di Teramo, Chieti, Pescara, L’Aquila, Ascoli Piceno, Macerata, Fermo e Rimini.

Alle ore 12.00 si è svolta la solenne processione con la Statua della Madonna del Suffragio che quest’anno, anziché essere portata a spalla dai confratelli, è stata trasportata su di un carro trainato da una coppia di mucche. Per tale ragione, il corteo processionale ha seguito un percorso parzialmente differente da quello degli anni precedenti, toccando tutta via D’Annunzio, via dei Mille e via Roma. Riconfermati invece, come di consueto, gli spari a metà processione in onore della Madonna.

Dopo la Messa tutti i confratelli intervenuti si sono dati appuntamento al ristorante Baffo Rosso, per vivere insieme un momento di convivialità a cui ha partecipato anche il parroco don Dino Straccia. Queste le parole di Reganatini ai presenti: “Non è tanto importante mangiare e bere, bensì farlo in compagnia. Per questo motivo abbiamo pensato ad un menu modesto ed abbordabile, per dare a tutti la possibilità di partecipare. L’importante, infatti, è stare insieme, vivere la dimensione comunitaria della nostra fede e stare in comunione tra noi. Il bello della nostra festa è proprio questo: la sinergia che si viene a creare tra noi.”

Nel pomeriggio ed in serata si è dato vita ai festeggiamenti civili. Alle ore 16.00, presso la tenuta D’Ambrosio si è svolta la rievocazione della trebbiatura che ha visto la partecipazione anche del duo Alex e Simone. In serata, invece, alle ore 21.30 si è tenuto, presso piazza del Popolo, il concerto de “Le orme dei Pooh”, celebre band che ormai da anni esegue i brani del noto gruppo di fama nazionale. La giornata si è conclusa a mezzanotte con fragorosi e spettacolari fuochi d’artificio.

Parole di soddisfazione giungono dal Comitato Feste e dal sindaco Massi, il quale ha dichiarato: “Desidero ringraziare tutti per la splendida riuscita della celebrazione. Con dedizione, fatica e scarsità di mezzi, la nostra comunità, dopo due anni di pandemia, ha ritrovato se stessa, la sua forza. E tutti insieme ci siamo riuniti ridando lustro ad una tradizione secolare che caratterizza il nostro paese. Un particolare ringraziamento va al priore Reganatini che, a dispetto delle mie aspettative, con tenacia ed entusiasmo, ha portato avanti l’organizzazione di questo evento.”

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