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Inaugurato il nuovo Museo Sistino a Montedinove, Vescovo Bresciani: I Musei hanno lo scopo valorizzare, custodire di lasciare sul luogo i beni della comunità

Di Daniela Litta

MONTEDINOVE – Nel caldo pomeriggio di domenica 3 luglio, in occasione dell’inaugurazione dell’undicesimo museo, entrato a far parte della rete dei musei sistini, tutti gli intervenuti a vivere il momento, si sono ritrovati presso la Chiesa del Santo Patrono di Montedinove, San Lorenzo Martire, un luogo che ha consentito, tra l’altro, una gradevole frescura, considerata l’alta temperatura.

Ad aprire le note e le riflessioni circa l’importanza del momento e l’importanza di tutto il lavoro retrostante, la dott.ssa Paola Di Girolami, Direttrice dei Musei Sistini.

Di seguito, ha preso la parola Padre Gabriele Lupi, parroco di Montedinove, che ha sottolineato quanto il concetto di relazione e comunicazione tra comunità parrocchiale, amministrazione locale e l’intero territorio, sia di essenziale importanza, nell’ ottica di una comunicazione autentica e partecipativa.

Dopo i puntuali ringraziamenti, Padre Gabriele ha lasciato la parola al sindaco del Comune di Montedinove, Antonio Del Duca che ha ribadito il nodale concetto di rete, soffermandosi su quanto, in quest’ottica, il confine tra Montedinove e Montalto si corrobori, se si pensa solamente, che Sisto V ha vissuto anche a Montalto delle Marche.

Dopo un breve excursus storico, il sindaco ha salutato tutte le personalità intervenute, tra cui il senatore Francesco Verducci, l’ex assessore della Provincia di Ascoli Piceno, Pietro Colonnella e gli amministratori locali.

Il Sindaco Del Duca non ha dimenticato di riservare un ringraziamento particolare al vicesindaco Eraldo Vagnetti, un promotore di cultura, una persona che da sempre trasmette come ” leggere e interpretare” la ricchezza artistico/culturale del territorio.

Sempre attenendosi al valore della dimensione della rete, il Sindaco ha ricordato il FAI per l’opera di valorizzazione dei tesori locali e ha sottolineato quanto la Diocesi abbia garantito continuità nell’ ottica di un effettivo dialogo.

Ad intervenire, successivamente, il Vescovo della Diocesi, Monsignor Carlo Bresciani, che ha evidenziato l’importanza di ritrovarsi a cerimoniare l’undicesimo museo della rete, anche come auspicio di una prospettiva di crescita. La Chiesa è depositaria di opere che tutti abbiamo il compito di custodire.
I Musei in rete hanno lo scopo di lasciare sul luogo, valorizzare sul luogo e custodire sul luogo i beni della comunità.

Oltre alla dimensione materiale della fruibilità, la custodia dell’Arte ha un valore sia culturale che spirituale.

In questo senso la cultura deve essere intesa come culto, come mentalità di una comunità che condivide i medesimi valori, valori che ne costituiscono, la ricchezza.

Una ricchezza che deve essere tenuta viva.

Infatti, in chiusura la Di Girolamiha ricordato, l’apertura estiva quotidiana dei musei.

Dopo l’intervento del nuovo sindaco di Force Amedeo Lupi, Giovanni Borraccini, sindaco del comune di Rotella si è soffermato sulla considerazione che la Regione Marche sia l’unica regione al plurale e che questa pluralità debba essere vissuta in un unico circuito da difendere e promuovere.

A concludere, prima del taglio del nastro, presso la ex Chiesa settecentesca delle Clarisse, dove sono custoditi temporaneamente, il crocifisso ligneo del 1300 e la preziosa croce astile, Don Giorgio Carini, Presidente dei Musei Sistini, ha riaffermato quanto l’opera d’ arte debba essere vissuta come “ricchezza che spalanca il Divino Presente”.

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