DIOCESI – È iniziato ieri il progetto “Oratori Erranti 2022” che vede coinvolte questa settimana, dal 4 all’8 luglio, i bambini e i ragazzi delle parrocchie di tre Comuni della nostra Diocesi: Montalto della Marche, Montedinove e Montelparo. Abbiamo sentito i parroci di queste comunità, don Lorenzo Bruni, padre Gabriele Lupi e don Giorgio Carini, per farci raccontare questa bella esperienza di fraternità ed amicizia.

Padre Gabriele Lupi, parroco della Parrocchia San Lorenzo di Montedinove, ci racconta la genesi di questa iniziativa: “Le nostre parrocchie, prese singolarmente, non hanno la forza di mettere in piedi un oratorio estivo, perché il numero dei ragazzi partecipanti sarebbe esiguo per ogni comunità. Da qui è nata l’idea di un oratorio errante, ovvero che si spostasse nelle varie parrocchie, coinvolgendo ragazzi di comunità diverse, ma della stessa fascia di età. Già lo scorso anno avevamo pensato di mettere insieme le nostre forze, condividendo risorse, energie e materiale umano; poi, però, purtroppo, non siamo riusciti concretizzare la nostra idea per via della pandemia. Quest’anno, invece, grazie anche ad un allentamento delle restrizioni anti-Covid, siamo stati ancora più motivati e già a maggio, in occasione della presentazione del progetto ‘Radici del Futuro’, che la Caritas Diocesana ha promosso per le zone terremotate, abbiamo deciso di aderire.”

Don Giorgio Carini, parroco della Parrocchia San Michele Arcangelo di Montelparo, ci spiega in cosa consiste il progetto: “Abbiamo aderito alla proposta diocesana ‘L’Armadio del Cuore’, un progetto ideato e curato dalla Dott.ssa Maria Chiara Verdecchia, pedagogista e psicologa clinica che è responsabile del Centro Pharus di Grottammare e si occupa di progettazione e formazione all’interno della nostra Diocesi. L’oratorio è rivolto ai ragazzi in età scolare ed è strutturato in cinque giornate, dal 4 all’8 luglio. Nel primo incontro di ieri è stata narrata una storia i cui protagonisti hanno un problema che verrà risolto solo nella giornata conclusiva. Ognuna delle prime quattro giornate è dedicata ad una stagione e si svolge in una parrocchia diversa. Ieri, ad esempio, è stata la volta dell’autunno e siamo stati a Montedinove, presso il Santuario di San Tommaso Becket, luogo in cui ha dimora la comunità dei Frati Minori Conventuali di cui padre Gabriele è il superiore. Oggi tocca alla primavera e siamo nella Val d’Aso, in contrada Lago di Montalto, nei locali e negli spazi della Parrocchia di San Pietro Apostolo. Domani sarà la volta dell’inverno e ci sposteremo sull’altro versante della Val d’Aso, a Montelparo, presso gli spazi antistanti la Chiesa di San Michele Arcangelo. Giovedì giungerà finalmente l’estate e saremo a Montalto, negli spazi riservati di piazza Sisto V e di palazzo Paradisi, messo gentilmente a disposizione dal Comune. L’ultimo giorno della settimana, venerdì, i ragazzi saranno coinvolti in una trasferta fuori parrocchia presso il Santuario della Madonna dell’Ambro, dove l’oratorio si concluderà con un bel momento di condivisione e convivialità.”

Don Lorenzo Bruni, parroco di tutte le quattro Parrocchie di Montalto delle Marche, San Pietro Apostolo di contrada Lago, Santa Maria in Viminato di Patrignone, Santa Lucia di Porchia e Santa Maria Assunta del centro città, in cui si erge l’omonima concattedrale diocesana, ci ha spiegato nel dettaglio come si svolge ogni giornata di oratorio: “Ogni pomeriggio, dalle 15:30 alle 19:30, ci vediamo in una parrocchia diversa. All’inizio è previsto un momento di accoglienza festosa dei ragazzi, con animazione e balli di gruppi. Poi c’è il saluto del parroco ospitante che presenta anche il tema del giorno attraverso la lettura di un brano del Vangelo. Questo momento di spiritualità precede e stimola la riflessione da parte dei ragazzi. In seguito ci sono giochi ed attività manuali, soprattutto all’aperto, e una merenda offerta dalla parrocchia che ospita. Al termine del pomeriggio, c’è un momento di preghiera e poi il saluto finale. Dopo la giornata di ieri, in cui abbiamo messo da parte dubbi e timori, siamo molto contenti di come stia andando questa esperienza! Siamo riusciti, infatti, a coinvolgere circa trenta ragazzi: una ventina di loro, tra i sei e i quattordici anni, come partecipanti; i restanti, invece, che frequentano le scuole superiori, come animatori ed educatori. Tutti provengono dalle parrocchie interessate, ad eccezione di qualche educatore dell’equipe diocesana che è venuto a supporto del progetto. È stato incoraggiante vedere che sono state coinvolte tante famiglie e tanti collaboratori, ciascuno dei quali ha dato una mano in base al proprio talento e alla propria sensibilità. Questo ci stimola ad andare avanti e a pensare con fiducia a nuovi progetti di condivisione e fraternità anche per la prossima estate.”

Per chi volesse unirsi al progetto nelle ultime giornate nella locandina sottostante ci sono i recapiti telefonici dei tre sacerdoti coinvolti.

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1 commento

  • Olimpia Gobbi
    05/07/2022 alle 13:36

    Bellissima iniziativa, che rimette al centro le parrocchie cosi' importanti per la formazione dei bambini, specie oggi. Grazid

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