Di Diletta D’Agostini e Ugo Bogotto

Loreto è la casa della famiglia: sono state le parole che papa Francesco ha pronunciato proprio dal sagrato del Santuario il 25 marzo 2019 quando ha fatto visita da pellegrino alla Santa Casa. Ed è splendido vedere le famiglie che da tutte le diocesi delle Marche si sono riunite proprio davanti al Santuario per vivere la loro festa, per trasmettere la gioia e testimoniare in questo X Incontro Mondiale delle famiglie la bellezza del Si del matrimonio, del Si alla vita, del Si al sorriso ogni giorno vissuto nonostante spesso la realtà metta a dura prova i legami. Ad accogliere le famiglie c’era monsignor Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata e neo eletto Presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana, che ha con gioia abbracciato i presenti raccontando la bellezza di essere famiglie “normali”: le famiglie che aveva davanti e che incontra ogni giorno nella sua quotidiana pastorale rappresentano la realtà vera concreta e tangibile del ventaglio colorato che è la famiglia di oggi: non quella fatta di virtualità, ma quella che anche di fronte a mille difficoltà regge dritta la barra della barca verso il porto sicuro.

Insieme con monsignor Nazzareno, Vescovo della diocesi di Macerata e presidente della Confernza Episcopale Marchiagiana, anche monsignor Carlo Bresciani, Vescovo della diocesi di San Benedetto del Tronto e delegato per la famiglia per le Diocesi marchigiane che ha ricordato come questo incontro sia un segno che unisce le diocesi delle Marche in comunione con il Santo Padre, ma che lo spazio scelto per questo momento non è casuale. Davanti al luogo che custodisce la casa della Sacra Famiglia, modello di ogni famiglia, ognuna d’esse ne invoca protezione. Un tempo di festa che ha toccato tre momenti: l’amore familiare, la vocazione e la via di santità il tutto iniziato con i canti del Rinnovamento nello Spirito, che hanno aperto l’incontro e dato lo spunto di preghiera, riflessione e invocazione a Cristo, per proseguire con un susseguirsi di testimonianze di realtà concrete vissute.

E cosa ha unito la Santa Casa con Piazza San Pietro?
La gioia di collegarsi in diretta con i delegati regionali presenti alla Messa di papa Francesco: 
una gioia immensa vedere le famiglie e i bambini in trepida attesa del Santo Padre, e che mostravano ai tanti riuniti a Loreto la piazza di San Pietro gremita di fedeli, e da lontano si udivano i bambini che urlavano, gioivano perché la festa della famiglia è essenzialmente la festa della vita. A Loreto, tra le tante, abbiamo accolto la testimonianza di una giovane coppia sposata da soli 15 giorni: le loro foto del matrimonio che scorrevano sugli schermi facevano ritornare alla mente un ricordo per loro ancora molto vivo di quella cerimonia, ma che ha ricordato anche ai tanti sposi, che di primavere ne hanno passate molte, il giorno del loro Si e insieme ad esso anche i tanti inverni difficili talvolta da superare, ma dopo i quali hanno ritrovato sempre il fiore della nuova vita. E dalla coppia del Si di poche settimane alla coppia che ha desiderato ridirsi Si a un passo dalla separazione: Si perché le difficoltà di una famiglia non si leggono sui giornali, non sono sulla piazza della città, sono nel segreto di una casa, nelle lacrime nascoste di due coniugi che non sanno più che cosa dirsi e vedono solo la parola fine…. E il percorso di Retrouvaille ha salvato anche questo matrimonio, ridonando a entrambi la gioia di ritrovarsi e non perdersi più. Tante altre le testimonianze: dal consultorio di Fano, ai giovani seminaristi, a tante altre coppie di sposi, ma una cosa bella rimasta impressa è la gioia dei neosposi che hanno ricordato i nonni come un amore spettacolare, non fatto di fuochi d’artificio, ma fatto di un si dietro l’altro, di sì pronunciato ogni giorno: quei nonni che Papa Francesco ci ricorda di custodire, ascoltare e valorizzare perché sono la nostra storia e il nostro esserci d’oggi. La gioia della vocazione è stata applaudita da due nuove ordinazioni quella di fra Francesco e quella di don Lorenzo.

La conclusione è stata affidata alla preghiera del Santo Padre concepita per questa giornata mondiale, letta da due coppie insieme alla platea di famiglie presenti. Monsignor Fabio Dal Cin, arcivescovo prelato di Loreto e Delegato Pontificio, ha congedato i presenti con un appaluso alla Padrona di casa, Maria, e auspicando che la sua benedizione possa giungere in tutte le case delle Marche e in tutte le case del mondo. “Il messaggio che viene da Loreto” ha ricordato l’arcivescovo “è che tutti siamo chiamati a fare casa e a fare famiglia” non solo nelle mura domestiche, ma in ogni luogo dove il Signore ci chiama a realizzare il suo progetto su di noi. “Impariamo a raccontarci la vita”, queste le parole di Laura responsabile con il marito Gabriele della pastorale famigliare delle Marche.

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